La Polonia vive un momento difficile, si continua a gettare fango su Giovanni Paolo II

La Polonia vive un momento difficile, si continua a gettare fango su Giovanni Paolo II

Di Emanuela Maccarrone

La Polonia sta vivendo un momento particolarmente difficile.

Le manifestazioni, organizzate per chiedere la legalizzazione dell’aborto e contro i presunti scandali che intaccherebbero la Chiesa cattolica, stanno creando un clima veramente pesante.

A incrementare la foga dei manifestanti ci sono due eventi distinti: la recente sentenza della Corte costituzionale polacca che ha riconosciuto l’aborto nei soli casi in cui la gravidanza sia frutto di violenza o incesto e per rischi legati alla salute della donna, e la diffusione del Rapporto McCarrick.

Una lettura distorta di quest’ultimo documento non ha fatto altro che istigare l’avversione dei laicisti contro uno dei papi che ha donato tutto se stesso per la Chiesa e la fede: il polacco San Giovanni Paolo II.

I fautori delle proteste, e sostenitori dell’aborto, non fanno altro che avvalersi del rapporto, e attraverso le interpretazioni distorte dello stesso, attaccano il Santo, ne vogliono screditare la figura e di conseguenza la Chiesa.

L’ultimo slogan diffamatorio nei confronti di San Giovanni Paolo II è stato usato per un adesivo apparso pochi giorni fa sul cartello che identifica il viale Giovanni Paolo II a Varsavia. “Strada delle vittime di Giovanni Paolo II”, recitava l’oltraggioso adesivo.

Continua, quindi, l’avversione verso il Santo padre che ha concorso al crollo del comunismo nei paesi dell’Est europeo. Le conseguenze di queste accuse si ripercuotono sulla reputazione della Chiesa cattolica polacca. Secondo una recente indagine, all’inizio degli anni 80’, dopo l’elezione di Karol Wojtyla, il 96% della popolazione polacca si dichiarava cattolica. Oggi, nonostante i credenti siano il 90%, solo il 39,5 % dichiara di fidarsi dell’istituzione religiosa, 13 punti in meno rispetto al 2017.

Una ricerca condotta dal ‘The Pew Research Center’ americano rivela un divario tra i giovani e gli adulti sull’importanza della religione. Infatti, tra gli under 25 il numero dei cattolici è in calo.

Quanto sta accadendo in Polonia, testimonia l’ipocrisia di coloro che vogliono legittimare l’uccisione di una vita, mentre si accaniscono nelle accuse ad un Santo che ha speso la sua vita per farne un dono alla Chiesa e ai fedeli.

Come si ricorderà, in un recente articolo, Informazione Cattolica ha pubblicato le dichiarazioni dell’ex avvocato Peter M. Anderson, il quale, attraverso una dettagliata lettera, ha ribadito la buona fede di San Giovanni Paolo II in merito alle vicende che riguardavano l’oramai ex cardinale McCarrick.

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