Che sarà della religione nel tempo del “Grande Fratello Mondiale”?
Di Diego Torre
Che sarà della religione nel tempo del “Grande Fratello Mondiale”?
Anche qui non sono mancati scrittori fantasiosi (o profetici?) come Hugh Benson, autore di Il padrone del mondo del 1907, più volte citato da papa Francesco. Narra di un mondo del 2000, dove ha trionfato l’umanitarismo, con un forte progresso materiale e intellettuale, governato in pace da potenze socialiste-massoniche, con la Chiesa in calo ed i cattolici emarginati e perseguitati.
Pare di leggere quanto dichiarato da Benedetto XVI nella biografia “Ein leben”, da poco tradotta in lingua italiana: “La vera minaccia per la Chiesa… viene invece dalla dittatura universale di ideologie apparentemente umanistiche, contraddire le quali comporta l’esclusione dal consenso di base della società. Cento anni fa chiunque avrebbe ritenuto assurdo parlare di matrimonio omosessuale. Oggi coloro che vi si oppongono sono socialmente scomunicati. Lo stesso vale per l’aborto e la produzione di esseri umani in laboratorio. La società moderna intende formulare un credo anticristiano: chi lo contesta viene punito con la scomunica sociale. Avere paura di questo potere spirituale dell’Anticristo è fin troppo naturale e occorre davvero che le preghiere di intere diocesi e della Chiesa mondiale vengano in soccorso per resistervi”.
Un cenno speciale merita poi il grande filosofo russo, Vladimir Sergeevic Solov’ëv, che nell’anno della sua morte (1900) completa I tre dialoghi e il racconto dell’Anticristo. In un mondo desacralizzato, dopo il XX secolo, svuotate di significato le nazioni, nasce l’«Unione degli Stati Uniti d’Europa». Constatatane l’inconsistenza, la massoneria ne imporrà il presidente a vita (poi imperatore). Scienziato e ricco, spiritualista e filantropo, pacifista e vegetariano osservante, animalista zelante. Ecumenista eccezionale, dalla seduzione irresistibile, concilia le religioni e le onora «con parole piene di dolcezza, saggezza ed eloquenza». Ostenta rispetto per l’insegnamento di Gesù, ma tace rabbioso sulla sua «unicità». Con un cristianesimo in calo in tutte le sue confessioni, egli impone un’ideologia sincretista, inclusiva, fino a presiedere un concilio di tutte le chiese. E’ l’Anticristo, che non puzza di zolfo; anzi è molto “per bene”.
Notate analogie con quanto stiamo vivendo?