Quanti “re” che vorrebbero costringervi a bere pozioni “strane” conoscete?

Quanti “re” che vorrebbero costringervi a bere pozioni “strane” conoscete?

Di Andrea Ingegneri*

Un sovrano si trova riunito in consiglio con alcuni ciambellani, per discutere di una grave crisi.

– Sire, abbiamo un problema. La popolazione è cresciuta a dismisura, ci sono troppi abitanti! Non
c’è cibo per tutti. Presto potrebbe essercene meno anche per noi.

– Fate lavorare di più quei pelandroni!

– Non si può più di così. Temo che dovremo rinunciare allo sfarzo della sua corte, sire, ed al lusso
sfrenato della nobiltà.

– Sei pazzo? E’ fuori discussione

– Allora credo sia arrivato il momento di sfoltire, mio re.

– Benissimo, non potremmo mandarne a morire un po’ in una grande guerra?

– La gente non va più in guerra volentieri, ci sarebbe una rivolta. E poi rimarrebbero comunque
donne e bambini.

– Uhm… chiediamo consiglio agli stregoni sparsi per il regno, a qualcuno verrà pur un’idea!
Così, dopo alcuni giorni si presenta uno stregone davanti al re

– Sire, ho io la soluzione al vostro problema. Ho saputo che recentemente si sono veduti dei draghi
in uno dei villaggi

– è vero, ma a cosa serve? I draghi il più delle volte sono pacifici e attaccano solo se provocati.

– Si da il caso che io abbia elaborato una nuova pozione, una pozione anti drago che è in grado di
tenerli lontani da chiunque la beva. I sudditi temono molto i draghi: tutti la vorranno!

– Sei matto? Ti ho chiamato perché devo togliermene un bel po’ di torno, non per farli stare meglio!

– Esattamente, sire. Per raggiungere lo scopo inserirò nella pozione un potente veleno in grado di
agire lentamente e a distanza di tempo. Nessuno collegherà le due cose.

– Comincio a capire, forse la tua non è una cattiva idea. Ma come convinceresti le persone a berla?

– Diremo che la pozione funziona soltanto se la bevono tutti, perciò chi non la beve sarà visto come un pericolo pubblico per gli altri! Chi non berrà la pozione sarà considerato un pericoloso
sabotatore.

– Ma quando la gente morirà, capiranno che li abbiamo fregati!

– No, se saremo furbi! Quando al risveglio troveranno i morti per le strade, diremo che sono stati i
draghi, venuti proprio perché qualcuno non ha bevuto la pozione! Sempre più sudditi verranno a
cercarla sperando di proteggersi, e quelli che non la vogliono saranno costretti a berla a furor di
popolo.

– Geniale! Bravo perfido stregone, mettiti subito al lavoro. Ti metto a disposizione i miei laboratori,
le mie guardie, i miei paggi e le ricchezze del castello.

Così lo stregone indica di attendere un nuovo avvistamento di draghi e, appena ciò avviene, il Re
invia subito i suoi servitori per annunciare al popolo il pericolo e la nuova pozione per scongiurarlo.
Inizialmente la gente è dubbiosa, ma quando vede i draghi grandi e possenti attraversare il cielo si
convince subito.

Qualcuno però continua a dubitare: e se fosse pericoloso bere quell’intruglio? Perché fidarsi del re?
Nelle città non si parla d’altro che dei draghi e di quanto siano pericolosi, ma non tutti sono
d’accordo. Molti hanno bevuto la pozione, ma soltanto per maggiore sicurezza. Tanto, che male
avrebbe potuto fare?

Trascorrono alcuni giorni e nel villaggio c’è un triste risveglio: il veleno ha iniziato a fare effetto e
si vedono molti morti per le strade.
Le guardie del re perlustrano i villaggi, comunicando a tutti che la strage è opera dei draghi.
Qualcuno, infatti, non deve aver bevuto la pozione e, così, ha messo in pericolo tutti gli altri
facendoli uccidere dai draghi!

I sudditi sono pieni di rabbia e di paura. Nessuno guarda più i passanti o persino gli amici come una volta, nessuno fa più un sorriso. Ognuno ora potrebbe essere un nemico. Chi non ha voluto bere la pozione adesso ha paura ed evita l’argomento, ma non è semplice. Le guardie passano per le strade e chiedono a tutti se hanno bevuto la pozione. Chiedono di mostrare loro l’etichetta della bottiglia, e chi non ce l’ha viene portato in prigione dopo essere stato insultato e deriso da tutti. A chi prova a cavarsela dicendo di aver smarrito l’etichetta, viene detto che dovrà berla di nuovo. Tanto non fa male!
Le persone, nel mentre, continuano a morire e si pensa ancora che sia opera dei draghi. La caccia ai “pazzi” che non vogliono bere la pozione si fa sempre più tremenda. Ormai sono tutti in prigione,
altri sono dovuti scappare dalle città per non essere uccisi dalla furia del popolo agitato.
Come andrà a finire? Il finale dipende da voi. Quanti stregoni di pozioni anti-drago conoscete? E
quanti re che vorrebbero costringervi a berle?

 

* Associazione culturale “Sunodia”

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