Il ‘Femininum Ingenium’ riflette su violenza contro le donne e mutilazioni genitali femminili
Di Angelica La Rosa
La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne si celebra il 25 novembre di ogni anno a partire dal 1999, anno in cui l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre, l’ha istituita.
Il Centro Studi Femininum Ingenium, per l’occasione, presenta un webinar sullo spinoso argomento delle Mutilazioni Genitali Femminili, pratica considerata terribilmente violenta sotto tutti i punti di vista: fisico, psichico, morale e spirituale.
Per tali ragioni e per la complessità del fenomeno e per la necessità imprescindibile di una sua precisa ed attenta analisi, le prospettive d’indagine proposte in questa sede sono di tipo medico, bioetico e biogiuridico.
Il webinar si svolgerà su piattaforma online e tramite diretta FB della pagina del CSFI, il 25 novembre 2020 dalle ore 18.00 alle ore 19.30 circa ed ospiterà gli interventi delle tre seguenti studiose:
Aurora Almadori, Medico Chirurgo specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, è attualmente dottoranda (PhD) presso la University College of London in Regno Unito. La sua attività di ricerca si concentra sull’uso di terapie a base di cellule staminali adulte per trattare la fibrosi e le cicatrici. Ha completato due Master universitari, uno in Chirurgia Rigenerativa (cellule staminali) e uno in Medicina dell’Immigrazione. Ha inoltre effettuato dei periodi di formazione chirurgica in Italia, Brasile, USA e UK sviluppando un expertise ultra-specialistico nella chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica dei genitali femminili. All’attività chirurgica e di ricerca affianca attività filantropiche assistendo pro bono donne con Mutilazioni Genitali Femminili (MGF), offrendo interventi chirurgici mini-invasivi con tecniche innovative quali l’impiego di cellule staminali ed altre tecniche di chirurgia plastica. Dal 2018 è la referente della Sezione “Mutilazioni genitali femminili” (MGF), all’interno del Capitolo di Chirurgia Genitale Femminile e Maschile della SICPRE (Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva-rigenerativa ed Estetica). Per la sua attività ha ricevuto vari riconoscimenti nazionali ed internazionali tra cui la premiazione nella sesta edizione del «Premio Italia Giovane» anno 2019. Attualmente lavora tra Roma, Londra e Lussemburgo.
Giorgia Brambilla è Docente ordinario presso l’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum” (APRA) e incaricato presso la Pontificia Università Lateranense, già Professore invitato all’Università “La Sapienza” e Cultore della materia all’Università di Roma “Tor Vergata”. Ha conseguito il Dottorato in Bioetica, la Licenza in Teologia con specializzazione in Morale sessuale e famigliare, la Laurea in Scienze Religiose e la Laurea in Ostetricia. All’APRA svolge corsi di Teologia morale e di Bioetica da più di dieci anni, è Coordinatrice del corso di Laurea Magistrale in Scienze Religiose (biennio pedagogico-didattico), è Consigliere dell’Istituto “Scienza e Fede” ed è Reviewer della rivista “Studia Bioethica”. Collabora nell’ambito della formazione con varie associazioni cattoliche e prolife, svolgendo conferenze in tutta Italia. È da tre anni coordinatrice del corso annuale “Riscoprire la Bioetica” dell’associazione “Famiglia Domani”. Scrive articoli di carattere bioetico per blog e riviste e cura le rubriche “Diario di Bioetica” (radioromalibera.org), “Preferisco il Paradiso: rubrica di Teologia morale” (radiobuonconsiglio.it) e “L’olio di nardo. Bioetica, famiglia e società” (puntofamiglia.net).
Luisa Lodevole, iscritta all’Ordine degli Avvocati di Roma dal 2005. Dal 2011 al 2013 è stata Visiting PhD presso l’Università di Vienna, Institut für Rechtphilosophie, Religions-und Rechtgeschichte. È dottore di ricerca in Storia e Teoria del Diritto europeo, presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Ha scritto la monografia Embrioni abbandonati, per i tipi Aracne nel 2016. Ha svolto docenza nel Master di II livello in Bioetica clinica (2007, 2008), presso l’Università Sapienza di Roma, e nel Master in Consulenza familiare, Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia.
È possibile iscriversi al webinar inviando una e-mail a eventi.CSFI@gmail.com per ricevere il link di collegamento. Tutte le info si trovano sulla pagina FB del CSFI e sul sito www.femininumingenium.it
L’Associazione di Promozione Sociale “Centro Studi Femininum Ingenium” (CSFI), costituito a Pomezia (RM) lo scorso 2 febbraio 2020, è un’emanazione della comunità culturale riunitasi nel tempo intorno alle attività del sito web femininumingenium.it.
Il CSFI intende promuovere la cultura femminile e la conoscenza di quelle figure femminili della storia, del pensiero, della letteratura e dell’arte, più o meno conosciute al grande pubblico, che hanno rappresentato e rappresentano ancor’oggi efficacemente quello che può essere definito il genio femminile, ovvero quella specificità, quella marca caratteristica che contraddistingue la donna e che la rende fondamentale protagonista della società umana.
La domanda di fondo che ispira la ricerca del CSFI è, dunque, comprendere in cosa consista, di fatto, la femminilità, e promuoverne la conoscenza e la consapevolezza, partendo da un’analisi che colga l’essere femminile nella sua concretezza storico-sociale.
Il CSFI intende contribuire allo studio delle cosiddette ‘questioni femminili’, la cui discussione, difatti, investendo ogni disciplina – filosofica, storica, sociologica, giuridica, ecc – coinvolge infinite possibili sfaccettature della speculazione. L’intento è, anche, quello di fornire una cassa di risonanza per il genio femminile e per gli studi ad esso relativi, così come si è espresso nei secoli, offrendo uno spazio ragionato agli studiosi di tale ambito della ricerca.
Le attività del Centro sono, inoltre, indirizzate all’aggiornamento scientifico del pubblico degli studiosi e dei cultori della materia. Il CSFI potrà organizzare eventi, convegni, conferenze, presentazioni di libri e ogni tipo di manifestazione culturale che abbia come obiettivo la promozione e la diffusione della ricerca del settore.
Il CSFI vanta la presenza di un importante Comitato Scientifico (che ha competenza sulle attività scientifiche del Centro stesso, principalmente quelle relative alla pubblicazione della propria Collana “Femininum Ingenium”, Collana di Studi sul genio femminile), composto da alcune tra le voci autorevoli principali e più esperte del settore, note ed apprezzate in ambito nazionale ed internazionale: Angela Ales Bello, Leonardo Allodi, Aurora Almadori, Giorgia Brambilla, don Carlo Brezza, Roberta Iannone, Assuntina Morresi, Laura Palazzani, Maria Teresa Russo.
Il CSFI, per l’organizzazione delle proprie attività scientifiche, si avvale della collaborazione di un significativo gruppo di esperti italiani che rappresentano voci autorevoli della ricerca scientifica e accademica. Costoro, in modo particolare, sono consultati per la valutazione dei saggi proposti per la pubblicazione nell’ambito della Collana e, ove opportuno, per l’organizzazione di eventuali ulteriori iniziative scientifiche ed editoriali, eventi culturali, convegni, festival, presentazioni di libri, video conferenze, webinar, ecc.
Il CSFI sta avviando una serie di relazioni con esponenti della cultura e del mondo accademico a livello internazionale, con l’obiettivo di estendere le proprie attività e diffondere i propri contenuti al più ampio pubblico possibile, nonché di arricchire il proprio patrimonio culturale e costruire un importante bagaglio di esperienze di alto livello.
Il CSFI svolgerà, da fine emergenza Covid19, le proprie attività presso la propria sede sita in Pomezia (Roma), dove intende dar vita al progetto della Biblioteca intitolata a “Cristina da Pizzano”, prima donna scrittrice di professione della storia. Direttore della costituenda Biblioteca “Cristina da Pizzano” è il Socio Fondatore Angelo Gambella. La sede dispone di rete WI-FI, di una postazione informatica e di un arioso spazio aperto riservato alla lettura e allo studio.
La Biblioteca privata conta un patrimonio librario iniziale composto da circa 2000 titoli, tra volumi e periodici, enciclopedie, collane, estratti, cd-rom e dvd. L’intero materiale è in corso di catalogazione e inventariazione ed è frutto del lavoro di studio e ricerca dei soci fondatori. Enumera, inoltre, molti volumi della SISAEM, Società Internazionale per lo Studio dell’Adriatico nell’Età Medievale.
Il nome Femininum Ingenium intende sottolineare, con l’espressione latina che affianca al termine neutro ingenium l’aggettivo femininum, l’elemento, l’essenza, lo spirito femminile, al fine di esprimere la ricchezza della riflessione e della speculazione femminili.
La scelta del giorno di fondazione intende, anch’essa, farsi portatrice di significato per la coincidenza con la celebrazione della presentazione di Gesù al Tempio e per la celebrazione della purificazione di Maria, evento riportato nel Vangelo di Luca 2, 22-39. In questi versetti del testo evangelico, inoltre, compare una figura femminile, che seppur presentata a latere, quasi nell’ombra del grandioso evento narrato, assume un rilievo particolare, poiché è probabilmente la prima donna che riconosce pubblicamente Gesù come il redentore e lo presenta alla gente: “C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era ragazza, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme (36-38)”.
Le donne sono presenti nella storia e, spesso senza clamore, sommessamente, rivelano l’essenza del femminile, che è anche narrazione, tessitura di relazioni, edificazione sociale. Il CSFI si pone l’obiettivo di riscoprire e rivalutare queste figure e queste caratteristiche, al fine di contribuire all’emersione di una storia dell’umanità e delle sue idee, non con intento conflittuale e di contrapposizione rispetto a quella ufficiale, ma in modo ad essa speculare e complementare.
Quale simbolo e logo del CSFI è stato scelto il Fiore della Vita, figura geometrica composta da cerchi multipli sovrapposti e disposti in una simmetria esagonale, a formare una figura simile a un fiore. All’interno del Fiore della Vita si ritrova la figura del Seme della Vita, la cui caratteristica è la coincidenza del centro di ogni cerchio sulla circonferenza di sei cerchi sovrapposti dello stesso diametro. Si è ritenuta molto importante la simbologia del numero 6, poiché nel racconto biblico della Creazione, il sesto giorno “Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò” (Genesi, 1, 26-28).
La scelta, dunque, del Fiore della Vita quale proprio logo, rappresenta per il CSFI il simbolo dell’essenza femminile, capace per sua propria natura di generare, accogliere, custodire e donare la vita.
Questo è il cuore del progetto del CSFI: riconoscere alla donna pari dignità ad abitare la Storia, mediante la valorizzazione della sua propria specificità, che comporta un impegno formativo per donne e uomini, ancora più urgente nell’attuale panorama socio-culturale del nostro paese, dominato, molto spesso, da egoismi edonistici e individualistici, violenza e diseducazione.