I sacerdoti rimangano saldi nella fede e fedeli alla loro vocazione!
Di Maria Luisa Donatiello
“Dal profondo del nostro cuore” (Edizioni Cantagalli, Siena, 2020) è un libro scritto insieme dal Cardinale Robert Sarah (Prefetto per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti) e Papa Ratzinger sul tema del sacerdozio cattolico e del senso profondo del celibato sacerdotale.
La dedica “A tutti i sacerdoti” è esemplificativa, lo scritto infatti vuole essere un’esortazione per i sacerdoti a rimanere saldi nella fede e fedeli alla loro vocazione nelle modalità che il Magistero della Chiesa da sempre indica e tramanda.
Il contenuto del libro espone di fatto l’elaborazione della verità profonda sul sacerdozio, ma fa luce anche sugli attacchi a questa verità che giungono dalla realtà odierna, spesso menzognera e dissacratoria, nella quale la Chiesa si trova ad agire nell’opera di evangelizzazione e allo stesso tempo nell’intenzione di mantenersi integra e salda nei propri valori.
È incoraggiamento a non soccombere ai tanti attacchi che i sacerdoti subiscono soprattutto in merito al celibato: “Il sacerdozio […] è l’amore del cuore di Gesù. Non dobbiamo trasformarlo in occasione di polemica, di lotta ideologica o di strategia politica. […] Ho ricevuto molti sacerdoti disorientati, turbati e feriti nell’intimo della loro vita spirituale a causa delle violente contestazioni della dottrina della fede. Oggi, voglio ribadire loro: Non abbiate paura!”, scrive così il Cardinale Robert Sarah nel proprio saggio dal titolo “Amare fino alla fine. Sguardo ecclesiologico e pastorale sul celibato sacerdotale”.
Nella Nota del curatore Nicolas Diat si legge: “Due vescovi hanno voluto riflettere. Due vescovi hanno voluto rendere pubblico il frutto della loro eminente ricerca. Il testo di Benedetto XVI è di grande finezza teologica. Quello del Cardinale Sarah possiede un’indubitabile forza catechetica. Gli argomenti si incrociano, le affermazioni si completano, le intelligenze sono reciprocamente stimolate.”
L’Introduzione “Perché avete paura?” e la Conclusione “All’ombra della Croce” sono scritte da entrambi gli autori, sempre Nicolas Diat afferma: “Benedetto XVI e il Cardinale Sarah hanno voluto aprire e chiudere questo libro con due testi composti a quattro mani.”
Nell’Introduzione i due vescovi rendono pubblica l’intenzione di presentare e il loro desiderio di condividere, con tutto il popolo di Dio, le riflessioni che insieme hanno elaborato sulla condizione attuale del sacerdozio e sulle ragioni profonde e preziose del celibato sacerdotale “in filiale obbedienza a Papa Francesco” scrivono e dichiarano: “Sappiamo che Gesù è qui, con noi, sulla barca. A lui vogliamo rinnovare la nostra fiducia e la nostra fedeltà assoluta, piena, indivisa. […] Il nostro celibato, infatti, è una proclamazione di fede. È una testimonianza, perché ci fa entrare in una vita che non ha senso se non a partire da Dio. Il nostro celibato è testimonianza, ossia martirio.”
Un libro certamente pensato per incoraggiare e sostenere i sacerdoti nello svolgimento del loro ministero, ma anche per sensibilizzare e formare tutti i fedeli sui temi relativi al sacerdozio e sull’importanza imprescindibile del celibato sacerdotale affinché i consacrati trovino linfa nuova e vigore per poter proseguire con zelo il servizio affidato loro e perché la Chiesa tutta dei fedeli possa supportare, tutelare e custodire i propri pastori.
Il saggio dal titolo “Il sacerdozio cattolico” è invece firmato dal Papa emerito. Nel proprio scritto Papa Ratzinger ripercorre le radici storiche del ministero sacerdotale e individua la causa scatenante dell’attuale e persistente crisi del sacerdozio: “Alle radici della grave situazione in cui versa oggi il sacerdozio, si trova un difetto metodologico nell’accoglienza della Scrittura come Parola di Dio. L’abbandono dell’interpretazione cristologica dell’Antico Testamento ha portato molti esegeti contemporanei a una teologia senza il culto. Non hanno compreso che Gesù, al posto di abolire il culto e l’adorazione dovuta a Dio, li ha assunti e portati a compimento nell’atto d’amore del suo sacrificio.”
Nel libro il Cardinale Sarah scrive: “Benedetto XVI ci ha così chiaramente e definitivamente mostrato che il sacerdozio è uno stato di vita” e citando Papa Ratzinger: “Il sacerdote viene sottratto alle connessioni del mondo e donato a Dio, e proprio così, a partire da Dio, deve essere disponibile per gli altri, per tutti.”(parole pronunciate da Benedetto XVI nell’Omelia nella Santa Messa del Crisma, Giovedì Santo, 9 aprile 2009). Poi il Cardinale aggiunge: “L’ordinazione di uomini sposati priverebbe […] della presenza e della visita di Cristo, consegnato e donato nella persona del sacerdote celibatario. […] il celibato sacerdotale, benché talvolta possa essere una prova, […] consente al sacerdote di innestarsi coerentemente nella propria identità di sposo della Chiesa.”.
La Conclusione è appello dei due vescovi e occasione di sintetizzare in poche pagine il messaggio ultimo del libro di cui tutti siamo destinatari: “Il sacerdozio sta attraversando un periodo buio. Feriti dalla scoperta di numerosi scandali, disorientati dalle continue critiche al loro celibato consacrato, sono molti i sacerdoti tentati dall’idea di rinunciare, di abbandonare tutto. […] Viviamo con tristezza e sofferenza questi tempi difficili e travagliati. Era nostro preciso dovere richiamare la verità sul sacerdozio cattolico. […] È urgente, necessario, che tutti, vescovi, sacerdoti e laici non si facciano più impressionare dai cattivi consiglieri, dalle teatrali messe in scena, dalle diaboliche menzogne, dagli errori alla moda che mirano a svalutare il celibato sacerdotale. […] È urgente, necessario, che tutti, vescovi, sacerdoti e laici, ritrovino uno sguardo di fede sulla Chiesa e sul celibato sacerdotale che protegge il suo mistero.”