Arriva “Il Natale di Maria”, nove meditazioni con i colori del grande Giotto
Di Angelica La Rosa
Quando pensiamo a Maria, pensiamo alla Madre. Il nostro inconscio, vuoi per cultura, tradizione o fede, ci porta a vederla in un certo senso anche come la nostra, di mamma.
Un libro sul Natale di Maria, quindi, si presenta come occasione perfetta per un’immersione in sentimenti positivi, che possono rinsaldare la fiducia che, a fasi troppo alterne, riponiamo in noi stessi e negli altri, compagni di quel viaggio entusiasmante che chiamiamo vita.
“Il Natale di Maria. Nove meditazioni con i colori di Giotto” (Edizioni San Paolo 2020, pp. 226, euro 28), del francescano Enzo Fortunato si muove su tre piani: il piano artistico, quello teologico e quello esistenziale, muovendosi tra il meraviglioso ciclo di affreschi del transetto destro della Basilica inferiore di Assisi con le Storie dell’infanzia di Cristo, a opera della bottega di Giotto.
“Padre Enzo Fortunato interpreta la fede dell’uomo con la più affascinante donna di ogni tempo: la madre di Dio. … Nelle pitture giottesche di Assisi viene rappresentato il primo campionario del genere umano”, ha scritto nella Prefazione il celebre critico d’arte Philippe Daverio, recentemente scomparso.
L’autore del libro, padre Enzo Fortunato, è frate minore conventuale di Assisi, direttore della Sala Stampa del Sacro Convento e del mensile San Francesco Patrono d’Italia.
“Il nostro inconscio, vuoi per cultura, tradizione o fede, ci porta a vederla in un certo senso anche come la nostra, di mamma.”
Cara Angelica, non è il “nostro inconscio” (concetto tra l’altro assai poco cristiano) ma la retta fede che ci dice che siamo figli di Maria, figli nel Figlio: e non “in un certo senso”, ma in senso reale! Con li Santo Battesimo, venendo incorporati in Cristo, accettiamo da Lui tutto, anche il dono estremo e supremo che ci ha fatto sul monte Calvario: Sua Madre! E vivendo la Consacrazione al Suo Cuore Immacolato, da Lei chiesta a Fatima, VIVIAMO questa realtà. Che non ha nulla di inconscio, viene dalla “Donna vestita di Sole (il Sole di Cristo).
Un testo natalizio di P. Fortunato su Maria mi terrorizza davvero, conoscendo la sua impostazione totalmente modernista e mondana. Rifugiamoci nei testi mariani di Padre Dolindo Ruotolo! (E’ appena uscito un testo su di lui scritto dalla nipote Grazia: RECENSITE QUELLO!)
Bruno PD