«Fatima, l’ultimo mistero», mostra il legame con la Storia delle apparizioni

«Fatima, l’ultimo mistero», mostra il legame con la Storia delle apparizioni

Di Enzo Vitale

La mia vocazione personale è legata a doppio filo con Fatima e, ogni volta che ho l’occasione di rileggere i tratti principali di un fenomeno tanto straordinario quanto misterioso e magnifico quali sono i “fatti di Fatima”, ne resto affascinato.

Sabato sera ho avuto l’opportunità di partecipare alla visione del film FATIMA, L’ULTIMO MISTERO, organizzato in un cinema parrocchiale della Città Eterna, tra numeri ridotti e norme anti-pandemia grazie all’impegno di Alberto Di Giglio.

Ebbene: ne sono rimasto affascinato!

E quanto sto per dire, non lo dico perché la mia storia personale è annodata a tali apparizioni, ma perché la Storia tutta, quella con la “S” maiuscola, è condizionata da quanto accaduto in quello che, nel 1917, era un paesino sperduto del Portogallo.

Produttore e regista hanno fatto un lavoro davvero meritorio. Di fatto non si tratta di un vero e proprio film. Potrei dire che il film è marginale, anzi.

Ma il contenuto merita certamente tutta la sua visione.

Coloro poi che sono abituati a vedere la Fede e la Storia come due Realtà interconnesse e sono convinti che Dio non è qualcuno che se c’è non c’entra nulla, non potranno che apprezzare questo lavoro degno di nota.

Che Fatima abbia condizionato la Storia del XX secolo è, per molti, un dato di fatto.

Il non volerlo accettare è certamente un rifiuto aprioristico manifestato in particolare da chi, arricciando il naso quando si parla di apparizioni private, chiosa con: «Gesù Cristo, Vangelo… e basta!».

Non c’è dubbio che la Salvezza è data solo da Cristo.

Ma arrivare quasi a considerare “dogma” che nostro Signore non si possa servire di una Messaggera tanto tenera e materna, quanto tenace e ferma, nel governare la nostra “casa comune”, rappresentata dal mondo e dalla storia, forse è un atteggiamento che si potrebbe ritenere quanto meno da ingrati.

Dicevo che il film è solo cornice. Di fatto è un documentario, inserito all’interno di una scarna storia cinematografica. La pellicola che, a mio avviso in modo molto lucido, richiama i principali fatti di Fatima – non, come normalmente avviene, slegandoli dalla Storia, ma mostrandoli come sono realmente, cioè da essa direttamente dipendenti – coinvolge i principali personaggi che hanno letto e studiato gli accadimenti del secolo scorso e la vita di chi è stato destinatario delle apparizioni e del relativo messaggio, durante le stesse e nei decenni successivi.

Il mio è un invito a vedere questo film del regista portoghese Andrés Garrigó e distribuito in Italia da Arca Cinematografica di Maurizio Minchella.

Mi rendo conto delle difficoltà nel farlo in questo periodo: ma nessuno si lasci scappare tale opportunità qualora si presentasse.

Nessuno spoileraggio.

Ma di una cosa posso essere testimone, pur senza fare alcuna anticipazione: la recita del Rosario, costantemente chiesta dalla Madonna a Fatima e in tutte le Sue altre apparizioni nel corso dei secoli, può aiutarci nel cambiare i nostri piccoli mali quotidiani e modificare il corso dell’intera Storia.

Ferma restando la verità enunciata qualche secolo fa da un famoso matematico filosofo, Blaise Pascal, per il quale «nel mondo c’è tanta luce per chi vuol credere e tante tenebre per chi non vuol credere», a noi resta la libertà di essere d’accordo o meno sulla lettura dei “fatti di Fatima”.

Buona visione!

 

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