Gli usurai fanno “shopping” in tempo di crisi economica dovuta al Covid-19
A cura di Angelica La Rosa
“C’è un rischio molto elevato al Sud, nel mirino degli usurai ci sono circa 40mila imprese del comparto turistico-ricettivo, fiaccate da una perdita del volume di affari pari al 37,5%. A pesare, secondo un’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio, anche la mancanza di liquidità e le difficoltà di accesso al credito per il 36,9% dei casi, per il 13,5% i problemi sono nati per l’adeguamento alle norme sanitarie, altro 12% per gli adempimenti burocratici. Difficoltà che rendono il sistema imprenditoriale sempre più fragile tanto che negli ultimi sei mesi è aumentato il numero di chi ha chiesto un prestito a soggetti fuori dai canali ufficiali (14% contro 10%)”.
Così ha scritto su Vatican News la giornalista Benedetta Capelli.
“Il fenomeno è molto più grave”, ha sottolineato don Benoni Ambarus, direttore della Caritas di Roma e consigliere della Consulta Nazionale Antiusura.
Ascolta qui l’intervista a don Benoni Ambarus