Sulla scia del Poverello di Assisi nessuno è escluso
A cura di Angelica La Rosa
Fraternità e amicizia sociale, questi i temi a cui è dedicata la terza enciclica di Papa Francesco.
Il documento è stato firmato dal Pontefice il 3 ottobre scorso ad Assisi, a seguito della Santa Messa celebrata presso la tomba di San Francesco.
Fratelli tutti, il titolo dell’Enciclica, è un messaggio importante che Papa Bergoglio lancia al mondo sofferente a causa di una pandemia che ha messo tanti popoli e tante nazioni in grande difficoltà.
A guidare il Santo Padre sono, ancora una volta, le parole di San Francesco: “Guardiamo… il buon pastore che per salvare le sue pecore sostenne la passione della croce” (Ammonizioni, 6, 1: FF 155) e sulla scia del Poverello di Assisi nessuno è escluso: nessun popolo, nessun uomo, a partire dagli ultimi, costretti spesso a lasciare le proprie case ed emigrare in cerca di un futuro migliore per sé e le loro famiglie.
Nella nuova Enciclica è forte anche il richiamo alla Dichiarazione di Abu Dhabi, il documento sulla Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune firmato a febbraio dello scorso anno da Papa Francesco e dal grande imam di Al-Azhar Ahamad al-Tayyib, un testo ispirato dalla “fede in Dio che è Padre di tutti e Padre della pace” che ha avuto grande risonanza nel mondo.
L’edizione che viene proposta dal Gruppo Editoriale San Paolo ha come titolo Fratelli tutti. “Enciclica sulla fraternità e l’amicizia sociale di papa Francesco” ed è impreziosita da una Guida alla lettura curata da Alessandra Smerilli, salesiana, economista, consigliera di Stato del Vaticano e membro della commissione “Donne per un nuovo Rinascimento”, istituita dal Ministro per le pari opportunità e per la famiglia Elena Bonetti.
Suvvia, Angelica! San Francesco non era massone!
Non hai letto nessuna delle 1000 analisi GIUSTAMENTE critiche di questa Enciclica?
E le lodi delle logge?
Tutto ciò non ti dice niente?
Bruno PD