Shemà. Commento al Vangelo del 16 ottobre della teologa Giuliva Di Berardino

Shemà. Commento al Vangelo del 16 ottobre della teologa Giuliva Di Berardino

Shemà (in ebraico “Ascolta”), un commento al Vangelo del Giorno di Giuliva Di Berardino.

Anche a noi, uomini e donne del terzo millennio, Nostro Signore Gesù Cristo dice: “Shemà”. Ascoltiamolo!

 

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IL COMMENTO TESTUALE

IL VANGELO DEL GIORNO: Lc 12,1-7

venerdì 16 ottobre 2020

In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze. Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».

Il vangelo di oggi ci presenta un’ultima critica di Gesù contro le autorità religiose del suo tempo. In questi giorni abbiamo già visto che Gesù rimprovera l’atteggiamento ipocrita dei farisei e oggi lo afferma pubblicamente: “Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia.” Interessante è che quì Gesù qualifica l’ipocrisia come lievito. Anche il Vangelo di Marco cita “il  lievito dei farisei e degli erodiani”, ma indicava con questa espressione la mentalità o dell’ideologia dominante dell’epoca che aspettava un messia glorioso e potente. In questo testo, invece, che scrive Luca, il lievito dei farisei è proprio identificato con l’ipocrisia. Innanzi tutto l’elemento lievito è negativo per Israele: indica l’atteggiamento di chi si gonfia e si riempie di aria , di vuoto, di vanità. Prima della Pasqua gli ebrei infatti compiono proprio un rito che consiste nell’eliminazione di tutto ciò che è lievitato, come segno di distacco dalla vanagloria, che impedisce di fare posto a Dio. Allora l’ipocrisia è proprio questo prendere tutto il posto in modo subdolo, senza farsi notare, pian piano, fino a che l’io prende il posto di Dio senza neppure diversi giustificare o scusarsi con nessuno. E’ quindi, come dice l’origine della parola stessa, indossare una bella maschera che nasconde e trucca ciò che di putrido c’è dentro. Ma Gesù ama la verità, Lui è la Verità, perciò esige coerenza e non sopporta tutto ciò che rimane nascosto perché Lui stesso un giorno farà cadere completamente le maschere e manifesterà la verità. Ecco allora l’invito che oggi ci offre Gesù: non avere mai paura della verità, perché è solo la paura che potrebbe portaci tutti a  nascondere o a negare la verità e quindi offendere Dio. Chi ha Dio non può avere paura, perché se la paura ci porta a compiere le opere delle tenebre, la fiducia ci porta a vivere nella luce. E allora possiamo chiederci: come fare ad avere più fiducia? Il vangelo oggi ci risponde: eliminare l’atteggiamento vuoto e pavoneggiante dei farisei e ricostruire in noi uno sguardo contemplativo, cioè assumere l’atteggiamento di chi si sorprende dinanzi alla natura: ai passeri, che svolazzano liberi tra i campi, senza preoccuparsi di essere messi al centro dell’attenzione, senza prendere tutto il posto nel magnifico panorama di un paesaggio. Lasciamoci allora oggi rigenerare il nostro sguardo sulla nostra vita, sul nostro tempo, sulle nostre relazioni, a partire dalle piccole meraviglie della natura, alle quali forse non abbiamo mai fatto caso prima d’ora. Chiediamo questa grazia allo Spirito Santo oggi e diciamogli: “Spirito Santo, Luce di Dio, apri i miei occhi sulle piccole cose, quelle che non ho mai visto prima e fa che il mio cuore gioisca per tutto l’amore di cui Tu mi circondi e si riempia di meraviglia, di gioia! Signore Spirito Santo, fa che il mio cuore non sia gonfio di vuoto o di cose futili, e neppure di me stesso! Fa che il mio cuore sia pieno di Te, così che senza paura possa dichiarare con amore e tenerezza la verità che ci fa liberi” Buona giornata!

IL COMMENTO IN VIDEOhttps://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g/videos

 

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