Il nuovo decreto sull’immigrazione è un ritorno al passato
Di Emanuela Maccarrone
Nella serata del 5 ottobre il Governo ha annunciato il superamento dei decreti sicurezza emanati da Salvini, durante il Governo Conte 1.
Il nuovo decreto su immigrazione e sicurezza prevede delle ‘novità’ rispetto al precedente:
– cancellazione delle multe milionarie per le ONG, (il limite massimo è di 50 mila euro nel caso di violazione del divieto di navigazione);
– è stata annullata la confisca delle navi (purché gli equipaggi informino le autorità italiane degli interventi di salvataggio e nel caso di navi straniere il proprio paese di appartenenza);
– sono previsti tempi più brevi per ottenere la cittadinanza italiana (si passa dai 48 mesi a 36);
– si è ripristinata la ‘protezione speciale’ per chiunque rischi ‘trattamenti inumani o degradanti’ nel proprio paese.
Come si può facilmente notare, il decreto su immigrazione e sicurezza, fin qui esposto sinteticamente, è un ‘ritorno al passato’, con il ripristino del vecchio, e non funzionante, sistema di accoglienza e integrazione.
Nonostante ciò Zingaretti ha esultato su Twitter elogiando così il lavoro svolto dal Governo: ‘I decreti propaganda/Salvini non ci sono più. Vogliamo un’Italia più umana e sicura. Un’Europa più protagonista’.
Il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, ha aggiunto: ‘I decreti insicurezza di Salvini vanno in soffitta. Il Pd ripristina la civiltà e lo stato di diritto. Si cancella una vergogna e si riorganizza l’accoglienza per promuovere l’integrazione e garantire la sicurezza per tutti’.
“Il governo vara il decreto ‘clandestini benvenuti in Italia’ che reintroduce e allarga ulteriormente la ‘protezione umanitaria’, anomalia italiana che permette di concedere il permesso di soggiorno anche a chi non hanno diritto ad alcuna forma di protezione internazionale”, ha dichiarato la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
“L’Italia dovrà accogliere non solo chi fugge da un reale pericolo ma anche chi rischia ‘trattamenti degradanti’. Definizione che si presta a interpretazioni e permetterà a qualsiasi clandestino di essere accolto in Italia. Siamo al ‘liberi tutti’. Gli scafisti festeggiano”, ha concluso la Meloni.
Alcuni aspetti positivi del decreto sono:
– l’introduzione del Daspo dai locali, per i soggetti responsabili di atti di violenza e disordine (in caso di violazione è prevista la reclusione fino a due anni e una multa fino a 20.000 euro);
– la norma per contrastare lo spaccio di droghe via web;
– la ‘norma Willy’, pensata dopo il drammatico episodio di Willy Monteiro, per coloro che prendono parte a risse (prevede la reclusione da un minimo di sei mesi a un massimo di sei anni e una multa di 2000 euro).