Chhattisgarh, cristiani espulsi dai villaggi e le loro case sono state distrutte
Di Angelica La Rosa
In India diverse dozzine di cristiani sono stati espulsi dai villaggi di Kakdabeda, Tiliyabeda e Singanpur, nel distretto di Kondagaon (Chhattisgarh).
Un gruppo di nazionalisti indù ha attaccato e distrutto 14 case cristiane, semplici capanne costruite con fragili pilastri di legno e tetti di lamiera.
Più di 1.500 persone, provenienti da diversi villaggi del distretto, hanno tenuto una manifestazione e molti di loro hanno minacciato i cristiani di non tornare nei loro villaggi e di andare altrove.
Le forze dell’ordine e le autorità locali hanno cercato di pacificare gli animi, ma senza successo. I membri indù dei villaggi hanno chiesto ai cristiani di onorare le divinità locali per potere rimanere a vivere nelle rispettive abitazioni.
Sajan K George, presidente del Gcic (Global Council of Indian Christians) ha dichiarato: “Gli estremisti Hindutva fomentano lo spettro delle conversioni forzate per seminare discordia, sospetto e persino odio contro le tribù cristiane indifese. Essere un cristiano tribale significa vivere in totale precarietà, esposto a qualsiasi attacco e ad ogni falsa accusa”.