Senza fede plasmeremo persone egoiste e chiuse, incapaci di amare e per questo frustrate
Di Don Antonello Iapicca* (nella foto)
Alla nuova generazione – ai nostri figli, ai bambini, in famiglia, a scuola, in parrocchia… – possiamo trasmettere la fede o la paura (spesso ben camuffata purtroppo).
Se trasmettiamo la fede aiuteremo a formare e crescere persone adulte umanamente e spiritualmente, che vivranno donandosi senza paura, perché fondate sulla roccia.
Persone che sapranno cos’è una vita compiuta nell’amore e come si realizza uniti indissolubilmente a Cristo.
Figli di Dio liberati dalla paura della morte per mezzo della quale il demonio tiene gli uomini in schiavitù per tutta la vita (la peggiore, la schiavitù al peccato).
Se trasmettiamo la paura, in ogni sua forma e maschera (che sono sempre quelle dell’avversario dell’uomo), plasmeremo persone egoiste e chiuse in difesa di sé stesse, incapaci di amare e per questo frustrate.
Persone che si lasceranno sottomettere alle peggiori schiavitù, ai compromessi affettivi, morbosi, lussuriosi, pur di sentirsi vivi nell’illusione di salvare la vita. Persone disposte a tutto pur di non morire.
Questo ci dicono la Rivelazione divina, l’antropologia cristiana e il Magistero della Chiesa.
Questo tempo ci aiuti a guardarci dentro senza sconti, e a convertirci, per desiderare, implorare e accogliere la fede, per noi e per i nostri figli.
*Tratto dal profilo Facebook del missionario