Altro attacco contro un prete. Accoltellato un sacerdote dell’Opus Dei
Di Matteo Orlando
Il sacerdote Javier Contreras, parroco della parrocchia San Josemaría Escrivá de Balaguer di Alcorcón (Madrid, Spagna), è rimasto ferito dopo essere stato aggredito, davanti la sua Chiesa.
Come è successo recentemente nella diocesi di Como, con l’omicidio di don Roberto Malgesini, anche don Contreras è stato colpito da uno squilibrato che lo ha attaccato con un coltello.
Grazie a Dio le sue condizioni non sono gravi. Il sacerdote ha ricevuto coltellate alla scapola, al bicipite e alla mano e non è in pericolo di vita.
Javier Contreras, 73 anni è un sacerdote incardinato nella prelatura personale dell’Opus Dei, prelatura che serve questa comunità parrocchiale. Molto amato nel quartiere Alcorconero del Parque Oeste, dove si trova la parrocchia di San Josemaría, don Contreras presta servizio nella parrocchia intitolata al fondatore dell’Opus Dei da due anni.
Negli ultimi mesi, soprattutto durante l’intero periodo di confinamento causato dalla pandemia dovuta al Covid-19, il sacerdote ha portato avanti un’intensa attività caritativa, organizzando diverse iniziative di solidarietà come le raccolte alimentari per le famiglie più bisognose di Alcorcón, una città spagnola di poco più di 166 mila abitanti situata nella comunità autonoma di Madrid.
Contreras, che è anche cappellano all'”Hospital Sur”, presso il campus della “Universidad Rey Juan Carlos” e presso il Collegio “Fuenllana”, dopo essere stato ricoverato presso l’ospedale di Alcorcón per i primi soccorsi, è stato dimesso. L’aggressore di Javier Contreras è stato arrestato dalla Polizia e non esclude ancora che si sia trattato di un crimine d’odio.
Il sacerdote è stato aggredito appena sceso dalla macchina dopo aver parcheggiato in prossimità della parrocchia, alla quale si stava recando per aprire le porte della Chiesa per celebrare la prima messa della giornata.
Intervistato da “Alfa y Omega” padre Contreras ha spiegato di essersi difeso come un “Bruce Lee con il clergyman”. Il sacerdote ha spiegato di essere rimasto sereno durante tutti i momenti dell’aggressione, “pregando il Signore per quel povero ragazzo, prima, durante i cinque minuti di lotta e dopo”.
Padre Contreras ha spiegato che durante l’attacco il ragazzo blaterava dicendo che i “preti uccidono i bambini”. Mentre aveva il coltello in mano il coraggioso don Contreras gli ha detto: “perché stai attaccando una persona che aiuta gli altri? Guarda, da maggio abbiamo consegnato più di 30 tonnellate di cibo alle persone bisognose”. E il ragazzo ha risposto: “Ecco perché non ti uccido”. Il sacerdote ha commentato ironicamente: “La Caritas mi ha salvato la vita!”.
Il sacerdote afferma di sentirsi “molto calmo e desideroso di continuare a lavorare. Sono sereno e ansioso di continuare a lavorare per il Signore”.