Monsignor Palić, nuovo vescovo di Mostar, andrà a Medjugorje

Monsignor Palić, nuovo vescovo di Mostar, andrà a Medjugorje

Di Umberto Spiniello

E’ stato nominato un nuovo vescovo nella diocesi di Mostar-Duvno. Il Papa ha infatti nominato monsignor Petar Palic, croato, 48 anni appena compiuti dopo che monsignor Ratko Peric ha raggiunto il limite di età di 76 anni lasciando il ministero.

La diocesi di Mostar-Duvno è una diocesi di difficile gestione giacché comprende la parrocchia di Medjugorje, in cui da circa quattro decenni, ha luogo il fenomeno delle apparizioni mariane. Subito dopo l’intronizzazione mons. Palić ha fatto delle dichiarazioni  alla Radio Cattolica Croata: “Medjugorje è sotto l’amministrazione di mons. Hoser. L’ho incontrato adesso. C’è già il suo invito a visitare Medjugorje […] quindi non vedo l’ora di visitare Medjugorje”.

La parrocchia di Medjugorje pur dipendendo territorialmente dalla diocesi di Mostar, dal 31 maggio 2018 è sotto il controllo di mons. Henryk Hoser che Papa Francesco ha inviato come  visitatore apostolico a carattere speciale e a tempo indeterminato.

I problemi della diocesi di Mostar-Duvno non sono tuttavia legati solo alla gestione del fenomeno Medjugorje, difatti ben prima delle apparizioni, si è accesa la cosiddetta Questione Erzegovinese, non ancora risolta, che per vari motivi vede la presenza sul territorio di frati irregolari perché disobbedienti. Questa situazione – ha annunciato mons. Palić – va risolta. Quanto è difficile fare il vescovo qui”.

In relazione alla posizione dei due vescovi diocesani precedenti, scettici nei riguardi delle apparizioni, il giornalista Saverio Gaeta, nel suo libro Medjugorje. La vera storia” (edizioni San Paolo), chiarisce il retroscena di questo loro atteggiamento che affonda le radici in una storia che precede di molto le manifestazioni della Regina della Pace. Gaeta individua forti attriti nel rapporto tra i francescani (presenti in diverse fraternità sul territorio bosniaco e alla guida della parrocchia di San Giacomo a Medjugorje) e il clero locale. Alcuni frati, attualmente sospesi, sarebbero protagonisti di varie mistificazioni e disobbedienze che non riguardano però in alcun modo le apparizioni di  Medjugorje. L’opposizione della Chiesa locale alle apparizioni mariane ha inevitabilmente avuto forti ripercussioni sulle valutazioni del fenomeno da parte del Vaticano .

Sulle apparizioni mariane a Medjugorje il Vaticano costituì una Commissione guidata dal card. Camillo Ruini per la quale le prime sette apparizioni sarebbero state vere, mentre dubbi restano su quelle che i veggenti sostengono continuino a ripetersi negli anni.

L’uscita di scena di monsignor Peric sembra però aprire un capitolo tutto nuovo che potrebbe portare altre novità rispetto a quelle già avviate nel 2019 come tra l’altro il via libera del Papa ai pellegrinaggi ufficiali.

Molti ritengono che dopo questa apertura, il prossimo passo potrebbe essere la nomina dell’attuale parrocchia di Medjugorje a Santuario sotto la giurisdizione della Santa Sede e con un proprio prelato.

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