Il “rovescio dell’arazzo”: comunicare il Vangelo con Papa Francesco
Di Giuseppe Brienza
Uno dei motivi del grande richiamo del Magistero di Papa Francesco fra i popoli e la gente semplice è il suo trarre spesso aneddoti ed insegnamenti da momenti e incontri della sua biografia personale.
Nell’Esortazione apostolica post sinodale Christus vivit (25 marzo 2019), pubblicata a seguito del Sinodo dei giovani del 2018, il Santo Padre ha per esempio ripreso una toccante testimonianza in questo senso. Parliamo di Maria Gabriela Perin che, nata orfana di padre fin dalla nascita, ha vissuto un’esistenza non certo facile ma felice, mettendo in pratica questa “pillola” di filosofia (e fede) cristiana: «Quello che so è che Dio crea storie. Nel suo genio e nella sua misericordia, egli prende i nostri trionfi e fallimenti e tesse bellissimi arazzi pieni di ironia. Il rovescio del tessuto può sembrare disordinato con i suoi fili aggrovigliati – gli avvenimenti della nostra vita – e forse è quel lato che non ci lascia in pace quando abbiamo dei dubbi. Tuttavia, il lato buono dell’arazzo mostra una storia magnifica, e questo è il lato che vede Dio»(Christus vivit, n. 198, cit. dal libro: “La saggezza del tempo. In dialogo con Papa Francesco sulle grandi questioni della vita”, a cura di Antonio Spadaro, Marsilio, Venezia 2018, pp. 162-163).
Sappiamo d’altronde come tanti momenti duri o incomprensibili della nostra vita individuale e sociale potrebbero acquistare tutto un altro senso se li sapessimo vedere, come insegna il grande Miguel de Cervantes, a similitudine del “rovescio di un arazzo”. Se guardiamo un arazzo di fronte lo vediamo in tutto il suo splendore, nella linearità dei disegni e nell’ordine delle scene ma, se solo lo staccassimo dal muro, ci sorprenderemmo dell’incasinata parte posteriore, con fili che cadono, grovigli e tagli. Allo stesso mondo vedremo in Cielo non pochi episodi della nostra vita personale o collettiva. Ora ci appaiono in maniera confusa, inspiegabile o dolorosa ma, con gli occhi di Dio, rivedremo il tutto dalla parte “davanti” dell’arazzo e ci renderemo conto di quanto di buono hanno fruttato spine, contraddizioni e “medicine” amare con cui la Provvidenza ha segnato il nostro cammino sulla terra.