27 medici ai vescovi: “Non ci sono motivi sanitari per vietare la Comunione sulla lingua”

27 medici ai vescovi: “Non ci sono motivi sanitari per vietare la Comunione sulla lingua”

Di Matteo Orlando

Un gruppo di medici tedeschi ha scritto alla Conferenza episcopale tedesca per spiegare che “non ci sono ragioni mediche valide per vietare la Comunione sulla lingua”.

Come spiega LifeSiteNews, si tratta di medici di diverse regioni e con diverse specializzazioni mediche.

Questi medici pensavano che dopo la revoca del divieto di Comunione sulla lingua in Austria, questa sarebbe accaduto anche in Germania ma, a quanto pare, certi vescovi ne hanno approfittato per perseverare nella pratica della comunione sulla mano.

Lo scorso giugno 21 medici austriaci avevano citato l’opinione professionale del professor Filippo Maria Boscia, presidente dell’Associazione dei medici cattolici italiani che aveva affermato a maggio che “la comunione sulla lingua è più sicura della comunione sulla mano”.

Ma, mentre in Austria l’opinione di questi medici è stata presa sul serio, nella sua validità scientifica, in Germania, come anche in Italia, i vescovi non hanno ancora permesso di potere ritornare a ricevere la Santa Comunione sulla lingua. Quel divieto è ancora in vigore.

I vescovi tedeschi terranno la loro Assemblea autunnale fino al 24 settembre e si spera che qualche decisione in materia possa arrivare entro quella data.

Secondo il quotidiano cattolico tedesco Die Tagespost i medici si affidano, tra gli altri, agli studi del virologo di Monaco Michael Roggendorf.

Secondo questi medici, le mani dei comunicanti nelle chiese sono portatrici di virus e batteri poiché toccano i banchi quando sono seduti e in ginocchio. Pertanto, la ricezione della Santa Comunione nella mano “non può essere considerata un’alternativa igienica sicura”.

Se durante la distribuzione della Santa Comunione il sacerdote dovesse toccare la lingua di una dei comunicanti, hanno spiegato i medici, “può disinfettarsi le mani. Inoltre, aprendo la bocca, si tende ad inspirare, piuttosto che a espirare, per cui la dispersione delle goccioline non è così probabile”.

Per i 27 medici “la Comunione sulla lingua è più sicura della Comunione sulla mano, anche perché la posizione inginocchiata per la Comunione sulla lingua crea una distanza più sicura tra il sacerdote e i comunicanti”.

I 27 medici hanno voluto rimarcare anche la garanzia di igiene che permetteva (e permette nei luoghi dove ancora viene celebrata) il rito tradizionale della Santa Messa (il cosiddetto Vetus Ordo) che include una rigorosa procedura di pulizia delle mani del sacerdote che non dipende dai suoi capricci ma fa parte del rito della Messa. Inoltre, solo al sacerdote è consentito toccare il calice, la patena e il ciborio. Inoltre, il sacerdote che celebra la Messa tradizionale non tocca più nulla con il pollice e l’indice – che rimangono premuti l’uno sull’altro – dopo la consacrazione, mantenendo così queste due dita particolarmente pulite.

I medici hanno sottolineato anche che la Svizzera non ha mai vietato la Comunione sulla lingua e non ha mai sperimentato un picco di infezioni a causa della pratica della Comunione sulla lingua.

Per quanto riguarda altre malattie, come l’influenza e le infezioni da meningococco, i medici affermano che il rischio di infezione è basso.

Questi medici tedeschi sperano che “con il loro intervento si ponga fine al conflitto di coscienza tra tanti fedeli e sacerdoti e non venga più negata la forma canonica ordinaria di ricezione della Comunione”.

Recentemente Peter Kwasniewski ha insistito sul fatto che un vescovo oltrepassa la sua autorità negando ai cattolici il diritto di ricevere la santa comunione sulla lingua.

 

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