“Fratelli tutti”: sarà un’Enciclica ecumenica la terza di Papa Francesco?
Di Maria Luisa Donatiello
Il popolo cattolico è in fervida attesa per la pubblicazione della terza enciclica di Papa Francesco che verrà firmata il 3 ottobre prossimo ad Assisi. La scelta del luogo non è certo casuale ma, com’è evidente, altamente simbolica a confermare la ricercata continuità d’intenti fra il Pontificato di Bergoglio e la grande testimonianza del Santo d’Assisi.
All’insegnamento del Serafico, da cui ha tratto il nome, s’ispira come noto il Santo Padre, motivo per il quale temi ricorrenti nel suo Magistero sono la fraternità, la pace, l’amore e la cura per il creato come già dimostrato nelle due precedenti encicliche Lumen Fidei (2013) e Laudato si’ (2015), un titolo quest’ultimo che è un chiaro riferimento al Cantico delle creature in cui il Signore viene lodato per averci donato la Terra considerata come una sorella e ogni elemento del creato considerato alla pari di un fratello.
Questo perché il cristiano, illuminato dalla fede, si riconosce innanzitutto creatura di Dio e poi peccatore che necessita, fino all’ultimo istante della sua vita, la grazia del perdono. Anche nel caso della terza enciclica ci si aspetta dunque che i contenuti traggano linfa dalla Sapienza divina, che sempre istruisce, e dall’insegnamento di San Francesco come già ci ha abituati il Santo Padre.
Il titolo della prossima enciclica, Fratelli tutti, con sottotitolo Sulla fraternità e l’amicizia sociale, sono già stati resi noti e lasciano intuire quale potrebbe essere il messaggio contenuto nel documento. Si tratterà di un messaggio ecumenico? Vuole il Papa rivolgersi al mondo intero e non soltanto ai cattolici per annunciare la salvezza o sarà un richiamo per noi fedeli ad accogliere i lontani da Cristo, i poveri e i peccatori pentiti mostrando, attraverso le opere e l’unità della Chiesa, l’amore di Dio che il cristiano ha conosciuto e ricevuto ed è chiamato a ridare al prossimo nella gratuità?
Sono soltanto supposizioni e ogni dubbio verrà sciolto il 3 ottobre, sebbene il testo dell’enciclica verrà divulgato a mezzogiorno di domenica 4 ottobre, giorno della festa del Santo Patrono d’Italia San Francesco D’Assisi (1181 o 1182-1226).
Ecumenismo e Chiesa rappresentano un binomio caro all’attuale Pontefice, basti pensare all’incontro interreligioso, tenuto il 4 febbraio 2019 nella capitale degli Emirati Arabi Uniti Abu Dhabi, alla presenza dello Sceicco. In tale circostanza il Papa ebbe fra l’altro a dichiarare: «Il punto di partenza è riconoscere che Dio è all’origine dell’unica famiglia umana. Egli che è il Creatore di tutto e di tutti, vuole che viviamo da fratelli e sorelle, abitando la casa comune del creato che Egli ci ha donato. […] Nemico della fratellanza è l’individualismo, che si traduce nella volontà di affermare se stessi e il proprio gruppo sopra gli altri. […] Pace e giustizia sono inseparabili!» – Chissà che questo discorso non abbia rappresentato già un’anticipazione di ciò che dobbiamo aspettarci da Fratelli tutti!