Quei finanziamenti del Partito Democratico ad un certo mondo cattolico
Di Matteo Castagna
“Tres organizaciones caritativas de la Compañía de Jesús (jesuitas) han recibido en los últimos años más de un millón y medio de Open Society Foundations, la fundación del magnate pro aborto George Soros”.
La notizia viene data dalla Aci Press di ETWN, che è il maggior circuito internazionale di informazione del mondo cattolico ufficiale.
Sono altresì poco noti i finanziamenti dati dal Partito Democratico ad alcune componenti del mondo cattolico ufficiale.
Basti, come esempio, il milione e mezzo di Euro donati ai dossettiani, portati alla luce dal coraggioso consigliere regionale Daniele Marchetti della Lega (vedi qui).
Più di recente, ha destato scalpore il protocollo d’intesa tra il presidente dei vescovi emiliano-romagnoli, Card. Zuppi, e la Regione rossa, che intende promuovere il turismo religioso in modi e con forme di finanziamento non rese note alla stampa (vedi qui).
Fino a qui abbiamo parlato di fatti inoppugnabili, confermati dai diretti interessati, come ha scritto David Botti sul sito “fattisentire.org“.
E’ chiaro, però, che quando si parla di Soros e di questi stretti legami con una fetta importante del Vaticano, vien da pensare anche alle idee del miliardario, non solo in campo etico, ma soprattutto sulla tematica delle migrazioni di massa. Sappiamo come egli sia lo sponsor principale dell’immigrazione dall’Africa all’Italia e di come sia un globalista convinto e spregiudicato.
Appare, dunque, doveroso e necessario ricordare cosa insegnava Sant’ignazio di Loyola, fondatore dei gesuiti, affinché chi ha orecchie per intendere, intenda:
“L’uomo è creato per lodare, riverire e servire Dio nostro Signore, e così raggiungere la salvezza; le altre realtà di questo mondo sono create per l’uomo e per aiutarlo a conseguire il fine per cui è creato. Da questo segue che l’uomo deve servirsene tanto quanto lo aiutano per il suo fine, e deve allontanarsene tanto quanto gli sono di ostacolo. Perciò è necessario renderci indifferenti verso tutte le realtà create (in tutto quello che è lasciato alla scelta del nostro libero arbitrio e non gli è proibito), in modo che non desideriamo da parte nostra la salute piuttosto che la malattia, la ricchezza piuttosto che la povertà, l’onore piuttosto che il disonore, una vita lunga piuttosto che una vita breve, e così per tutto il resto, desiderando e scegliendo soltanto quello che ci può condurre meglio al fine per cui siamo creati”.
Il grande Santo ammonisce: “Il nemico si comporta come un capo militare: dopo aver piantato la tenda di comando e osservato le postazioni o la posizione di un castello, lo attacca dalla parte più debole”. Sarebbe il caso di rifletterci.