Minigonne al “Socrate”, argomenti di distrazione di massa
Di Gigi De Palo
Non volevo intervenire su questo poco utile dibattito, perchè si tratta della mia ex scuola e della scuola attuale dei miei due figli più grandi, ma vista l’eco mediatica e le sollecitazioni ricevute qualcosa voglio dirla anche io.
Prima di tutto le cose che sto scrivendo sono state condivise anche con mia moglie (donna) Anna Chiara. Quindi non si tratta solo di una presa di posizione di un maschio adulto, ma di un confronto familiare.
Quello che volevo dire è:
1 – la vicepreside (peraltro donna) non ha detto quello che è stato riportato dai ragazzi ai giornali;
2 – nell’educazione non ci sono solo le declinazioni o le versioni, ma anche i consigli di un docente esperto nei confronti, dei ragazzi che, come avrebbe detto mia nonna “non nascono imparati”;
3 – la violenza di genere è un’altra cosa e a forza di abusarne si rischia di banalizzarla;
4 – i ragazzi non hanno capito che grazie a questo clamore gliel’hanno buttata in caciara un’altra volta riguardo i banchi, le assenze dei docenti, le classi piccole, l’abbandono dei disabili potremmo continuare all’infinito… (dicesi argomenti di distrazione di massa);
5 – oggi le telecamere di tutte le tv (a proposito di sessismo e strumentalizzazione delle donne) erano fuori la scuola per riprendere le minigonne delle ragazze che protestavano contro la vicepreside;
6 – domani sarà tutto finito dopo aver sbattuto il mostro di turno (che non conosco personalmente, ma mi dicono essere molto attenta ai temi delle femministe) in prima pagina.
Mamme, papà, ragazzi svegliamioci.
Il futuro è fare squadra, spiegarsi, prendersi responsabilità non trovare il capro espiatorio di turno o avere paura di educare per paura di sbagliare.
Un docente spaventato e in difesa non insegna, fa il controllore.
Tutto il contrario di Socrate…
* Tratto dal profilo Facebook del Presidente Nazionale del Forum delle Associazioni Familiari