Violentata davanti ai figli. Ma per la Polizia: “guidava di notte senza un guardiano maschio…”
Di Lorenzo Capellini Mion
A Lahore, in Pakistan, una donna stava tornando a casa quando la sua auto è rimasta a secco, fermatasi giocoforza ha chiamato la polizia per chiedere un soccorso poi negatole, ha chiesto quindi aiuto ad alcuni uomini di passaggio che in cambio l’hanno aggredita, picchiata e violentata di fronte ai suoi figli piccoli.
Un orrore.
Sennonché il capo della polizia di Lahore, Umar Sheikh, parlando con i media ha incolpato la vittima dello stupro di gruppo perché guidava di notte senza un guardiano maschio, aggiungendo che nessuno nella società pakistana avrebbe “permesso alle proprie sorelle e figlie di viaggiare da sole così tardi”.
E ha continuato dicendo che la vittima, che risiede in Francia, probabilmente “ha forse scambiato la società pakistana con quella del suo paese d’origine”. In realtà la Francia stessa sarebbe a buon punto di cottura.
Ecco, lo stupro e gli abusi sessuali sono presenti purtroppo in ogni società ma solo dove essa è imperniata su testi santificati da secoli per cui le donne sono esseri secondari gli stupratori si trovano le autorità a proteggerli e la legge a minimizzare le conseguenze.
Di buono c’è che una parte della società pakistana si sta ribellando, di male c’è tutto il resto, compreso l’Occidente che si ostina a non voler vedere sino a diventare complice del suicidio sociale.