L’astuzia della sinistra, i soliti poteri forti e oscuri e certa Magistratura…
Di Patrizia Stella – Pedagogista
Molti si chiedono con sconcerto come siamo finiti quasi irreversibilmente, a meno di un miracolo liberatore, negli artigli di una politica così corrotta, ipocrita, intenta supinamente a riverire solo gli ordini della UE che sono sempre contro gli interessi degli italiani i quali, anziché ribellarsi. sono diventati progressivamente tutti bravini, obbedienti, sottomessi e rassegnati come pecore da macello senza un minimo di reazione, di senso di orgoglio e di dignità, almeno verso la propria famiglia, o azienda, o patria,o cultura cristiana che stanno andando alla malora.
In Italia, al di là di brevi alternanze di governo fra destra e sinistra in questi ultimi decenni, la realtà è che l’astuzia di quelli di sinistra, appoggiati dai soliti poteri forti e oscuri e da certa Magistratura, ha sempre impedito alla destra di governare, nonostante avesse più volte la maggioranza, estromettendola spesso con false denunce calunniose, di cui abbiamo avute le prove schiaccianti recentemente, perché lo stile della sinistra, cioè di tutto quell’agglomerato che comprende: comunisti, massoni, marxisti, laicisti, atei ecc e che nel tempo ha cambiato diverse terminologie (PC Partito comunista, DS Democratici di sinistra, adesso PD Partito democratico ecc.) ma la testa che comanda è sempre la stessa, è quello che pretende di essere sempre al potere a qualunque costo. Con quali risultati poi lo vedono anche i ciechi e gli ottusi.
E’ vero che il termine di “sinistra o destra” come schieramento politico si può prestare a confusione o malintesi, perché non si tratta certo di una posizione logistica secondo la quale, gli schieramenti possono passare da una parte all’altra del Parlamento cambiando di posto e di nome, assolutamente no!
Come è altrettanto vero che il male e il bene non sono mai del tutto da una parte o dall’altra, ma spesso sono mescolati, come vediamo nella persona umana, fatta di ispirazioni buone e nel contempo di tendenze cattive, e infatti anche nella politica ci sono persone che rappresentano questi valori buoni o cattivi dentro qualunque schieramento. Senza dire di quei politici che non hanno alcun scrupolo di fare i passaggi dall’una all’altra parte a seconda della convenienza personale o collettiva.
Detto questo, non si può assolutamente negare che esiste una visione, un comportamento, uno stile, un’anima, un’ideologia, insomma un programma di “sinistra” e uno ben diverso, anzi del tutto opposto, di “destra”, due categorie che sono in totale contrapposizione tra loro “aut, aut”, o si è dalla parte sinistra o dalla parte destra, le vie di mezzo non le teniamo in considerazione perché ambigue. Sono due categorie reali e non solo simboliche o rappresentative, ma che potrebbero avere un loro fondamento concreto, diciamo pure “antropologico” prima che politico, e sembra abbiano la loro radice iniziale addirittura nella Bibbia.
Molto bene ha spiegato questo “dualismo”dal punto di vista antropologico-biblico il prof. Giovanni Zenone, direttore della Casa Editrice Fede & Cultura, in un suo libro dal titolo “A sinistra di Dio” dove con esempi molto concreti, mette in evidenza la contrapposizione di queste due categorie, sinistra o destra, che vengono menzionati molte volte nella Sacra Scrittura.
Copio alcune frasi dal libro citato: “Si tratta di una opzione fondamentale dell’uomo, sinistra o destra, che si riflette poi nel pensiero e nell’azione, anche politica, ma non solo, perfino spirituale; (…) La Bibbia infatti è ricolma di preziose espressioni di questo sentire di antichissima tradizione. La destra del Signore, ad esempio, è la mano della sua potenza, che sconfigge i nemici e li annienta. Al suono della tromba, tenuta nella mano destra, Gedeone sconfigge i Medianiti senza colpo ferire; (…); dice il Qoelet, 10,2 “La mente del sapiente si dirige a destra e quello dello stolto a sinistra”; (…) Betsabea, che tanto aveva fatto per far avere il trono al figlio Salomone, da questi viene ripagata ricevendo il posto alla sua destra; Lisia, alla morte del perfido Antioco, decide di “dare la destra”, cioè di fare pace con gli Israeliti; (…) Anche nel Nuovo Testamento ci sono vari riferimenti alla destra e alla sinistra. Famoso è quel brano del capitolo 25 di Matteo, dove si parla di Gesù come Giusto Giudice che verrà a separare a sinistra i “capri” i maledetti, i condannati al fuoco eterno, mentre alla “destra” saranno annoverate le “pecore”, cioè i benedetti, i santi per l’eternità. Dopo una notte di pesca improduttiva, Gesù fa gettare agli apostoli le reti a destra della barcache si riempiono di pesci. A Gesù fu consegnata la canna, durante la passione, nella mano “destra”, segno inconsapevole della regalità di Gesù; se la mano destra, però, è motivo di scandalo, tagliala, dice Gesù, come pure l’occhio destro; Dopo la sua resurrezione, Gesù fu annunciato alle donne da un Angelo seduto a destra, mentre dopo l’Ascensione, Gesù sale al cielo e siede alla destra del padre, da dove verrà a giudicare le Nazioni della terra. Ecc.”.
Si tratta solo di simbologie o non piuttosto di una realtà concreta che contiene dei significati più profondi, che si realizzano nelle scelte di vita legate alla libertà dell’uomo?
Sta di fatto che, Bibbia o no, è da circa un decennio che l’Italia è progressivamente e irreversibilmente finita nelle reti di un governo comunista tra i peggiori, iniziato da quella specie di “colpo di stato iniquo” orchestrato dall’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha defenestrato l’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel 2011 per “intronizzare” il miracoloso professore della Bocconi, Mario Monti, al quale sono stati conferiti pieni poteri perchè risanasse le sorti di quella economia italiana che stava andando a rotoli grazie ai precedenti governi, quasi tutti di sinistra, oppure governi di destra ma pressoché inesistenti perché è già gravemente lesivo del diritto costituzionale e degli interessi dei cittadini continuare a impedire alla destra di governare a forza di accuse false e infondate per smentire le quali occorrono anni di tribunali, prove, avvocati, tempo, denaro e fatica.
E nel frattempo, “calunniate, calunniate! Diceva Voltaire, qualche cosa resterà.E in questa situazione di continuo litigio chi ci guadagna comunque è sempre e solo il politico, mai il cittadino italiano.
Comunque sia, anche questo risultato del “nulla di fatto” è una delle glorie di cui si vanta la politica di sinistra forte di quel suo motto: “O con me dove voglio io, o ti distruggo!”.
Domani Informazione Cattolica pubblicherà la seconda parte delle riflessioni della pedagogista Stella (nella foto).