Anche per il Covid getteremo nella spazzatura milioni di dosi di inutile vaccino?
Di Diego Torre
Il direttore generale dell’oms Tedros Adhanom Ghebreyesus va seriamente attenzionato. Questa è fresca; di settembre: “La storia ci insegna che le epidemie e le pandemie fanno parte della vita. Ma quando arriverà la prossima, il mondo dovrà essere pronto, più pronto di quanto sia stato in questa occasione”.
Ma dov’è scritto che arriverà? E che sarà così terribile? Oltre alle paure presenti si comincia già a seminare quelle future? La mucca pazza, la Suina, l’Aviaria, la Sars chi le ricorda più? Per l’OMS furono cataclismi planetari. Certo, esse hanno lasciato i loro morti sul terreno; però sempre molto meno dell’influenza stagionale. Ma hanno lasciato anche nella spazzatura milioni di dosi di inutile vaccino e hanno mandato in fumo milioni di dollari.
Poi un’apparente banalità, che suona però bene alle orecchie dei colossi del farmaco: “Parte dell’impegno di ogni paese deve quindi essere quello di investire nella salute pubblica, come investimento in un futuro più sano e più sicuro”. Beh, ciò è in parte condivisibile, se guardiamo alla monetarizzazione della spesa sanitaria (ma non solo di essa) a cui assistiamo da anni, ovvero al trionfo del dio quattrino.
Non è affatto condivisibile invece l’azione dell’OMS di promozione dell’aborto quale “diritto umano”, in collaborazione con la Planned Parenthood, che ne ha fatto il suo business; o per il sostegno alla causa LGBT. Forse anche per questo, Donald Trump, convinto pro-life, ha annunciato il ritiro degli Stati Uniti dall’OMS con il corrispondente taglio di 450 milioni di dollari, par al 15% del bilancio, che gli USA versavano ogni anno. La ragione dichiarata da Trump è la subordinazione dell’Organizzazione alla Cina comunista, con la rassicurazione iniziale che il COVID fosse sotto controllo; come dicevano i cinesi. Poi arrivò l’allarme mondiale dell’OMS; ma soltanto a fine gennaio.