Per gli Amici di San Rocco arriva il libro di Fratel Constantino De Bellis
A cura della Redazione
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NOVITA’ SU SAN ROCCO
La figura di San Rocco, il popolare guaritore degli appestati ed invocato contro ogni contagio vissuto nel 1300, ha affascinato da sempre con, il suo stile di vita, la sua grande carità ed il suo carisma, migliaia di devoti e cristiani.
Nato a Montpellier tra il 1345 e il 1350 da Giovanni, governatore della città, e da Libera. Rimasto orfano a vent’anni, accogliendo il consiglio Evangelico vendette tutti i suoi beni per i poveri e, vestiti i panni del pellegrino, partì per Roma per pregare sulla tomba del principe degli Apostoli, San Pietro.
Lungo la strada del suo peregrinare si fermò ad Acquapendente, dove infuriava una terribile pestilenza, per offrire la sua assistenza ai fratelli malati, operando anche guarigioni prodigiose.
Dopo tre anni trascorsi a Roma al servizio degli ammalati e dei poveri, si mise in viaggio per far ritorno in Francia, fermandosi nelle città e nei paesi dove infuriava il morbo pestilenziale e dove vedeva necessaria la sua opera di assistenza: Rimini, Cesena, Forlì. A Piacenza, nel prestare le sue cure agli appestati, fu contagiato egli stesso, per cui si ritirò in una povera grotta nei pressi di Sarmato (PC), dove il cane di un signorotto del vicino castello ogni giorno gli portava un pezzo di pane per sfamarlo.
Guarito miracolosamente da un angelo e recuperate le forze, lasciò Sarmato per raggiungere Montpellier, ma nei pressi di Voghera, fu sospettato di spionaggio e richiuso in una oscura prigione. Dopo cinque anni morì santamente (1376 o 1379) alla vigilia del 16 agosto.
Da Voghera il corpo di San Rocco fu poi trafugato dai veneziani. Dopo la morte venne riconosciuta la sua identità grazie alla croce che aveva impressa sul suo petto sin dalla nascita San Rocco è stato e resta un singolare testimone della carità di Cristo, modello evangelico di distacco, di povertà, animatore di servizio ed esempio di altruismo e ferma speranza nella Provvidenza di Divina di fronte all’impossibile umano.
La forza trainante della storia è l’amore : Dio è l’Amore e San Rocco ne è un segno concreto .
Fratel Constantino De Bellis
Nel 1999, un giovane in cerca anch’esso della perfezione evangelica ed ispirato dalla vita esemplare del giovane Pellegrino di Montpellier, ha voluto fondare e dare vita all’associazione Europea Amici di San Rocco per tutelarne il culto e la genuina devozione popolare sviluppatasi attorno alla sua figura. Il nostro stare insieme, in questo cammino di fede, è il frutto del costante lavoro missionario ed apostolico di Fratel Costantino De Bellis.
Il fondatore di questo sodalizio non si lascia vincere dal richiamo delle cose del mondo, della carriera, del successo e del guadagno, ma sull’esempio del pellegrino, di Montpellier si mette al servizio del Padre e dei fratelli per intraprendere la via della carità, rivestendo i panni del moderno pellegrino e inizia a radunare, con sincero amore , le parrocchie, le confraternite, le comunità e i devoti di San Rocco.
Convinto che l’associazione e i gruppi Amici di San Rocco nella dimensione del Concilio Vaticano II devono essere strumenti idonei per la nuova evangelizzazione in un mondo che cambia , inizia a coinvolgere in particolare il laicato cattolico per un cammino di conversione per accogliere il Vangelo nella propria vita e rendere testimonianza nell’attuale società.
Monsignor Filippo Tucci
Già direttore del clero, cancelliere del Vicariato in Roma e rettore emerito chiesa San Rocco
www.amicidisanrocco.it
A San Rocco Fratel Constantino De Bellis ha dedicato un libro.
“Io non sono uno scrittore, ma mi sono voluto cimentare nella realizzazione di questa opera, ma più che un opera vuole essere un sussidio per far conoscere più affondo la vita, le opere e l’attualità di un pellegrino che abbandonano gli agi del mondo sceglie Cristo Gesù, si fa piccolo e povero e il Signore lo chiama al suo servizio”, ha dichiarato a Informazione Cattolica.
“C’è un Santo in particolare a cui si fa ricorso proprio in periodi come questi ed è San Rocco. La sua devozione inizia in pieno medioevo quando contro la terribile piaga della peste veniva invocato affinché con le sue preghiere e il suo farsi prossimo placasse il contagio”.
San Rocco, un Santo per amico, come giustamente dice il titolo del libro.
“Rocco si è messo immediatamente a servizio dei sofferenti, povero o ricco, giusto o malvagio, fu tale la sua opera, e tanto pericolosa l’epidemia del suo tempo, da renderlo la mano di Dio In soccorso per tutta l’umanità piagata e sofferente. Non era medico, ma portava a tutti il sollievo L’affetto, le cure di un uomo e la misericordia di Dio, perché nessuno perdesse la speranza”.