Cronache di ordinaria follia dagli Stati Uniti d’America
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FOLLIE USA
Il governatore della perduta New York Andrew Cuomo (nella foto), mentre rimanda le risposte a dopo le elezioni sulla prevedibile ed evitabile strage da virus di Wuhan nelle case di riposo, ventilando ritorsioni fisiche ha detto che sarà meglio che il Presidente si doti di un potente esercito se pensa di camminare per le strade della Grande Mela.
Solo la disperazione porta alle vane ma comunque gravi minacce.
Ma per i media nemici della verità ad alimentare la violenza sarebbe Donald J. Trump.
Se non altro sempre più persone di buona volontà stanno aprendo gli occhi.
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Lacey, Seattle.
La polizia ha neutralizzato il terrorista di Antifa che dando la caccia ai supporter di Trump aveva ucciso a sangue freddo Aaron J. Danielson.
Il signor Forest Reinohel, che negli ultimi giorni si era dato alla macchia, ma non troppo visto che aveva rilasciato una intervista tv in cui confessava l’assassinio dicendo “di non aver avuto scelta”, ha resistito all’arresto aprendo il fuoco contro la polizia ed è morto nel conflitto a fuoco che ne è scaturito.
Potrebbero riuscire a farne un eroe.
Io non verserò una lacrima. Anzi.
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La signora Westbrooks è la proprietaria di un salone per capelli di Minneapolis che è stato bruciato durante le rivolte per la morte di George Floyd.
La signora a distanza oramai di mesi, già provata dalla imposizione assurda di non poter lavorare a causa del virus di Wuhan (citofonare Nancy Pelosi), si è rivolta disperata al presidente Donald J. Trump visto che i funzionari locali e statali non le hanno dato un centesimo.
Anzi, oltre al danno la signora Westbrooks ora è alle prese con la beffa di dover pagare una fattura di 2.000 dollari per abbattere l’edificio distrutto e recintare le macerie.
Tra le storie non raccontate per non ledere la reputazione dei cosiddetti pacifici manifestanti.
Ma ne riparliamo il 3 Novembre.
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Non è stata carino Nancy Pelosi, la portavoce dei Dem che ha fatto enorme fortuna con la politica.
Non è carino in piena pandemia recarsi in un salone per signore per farsi fare una messa in piega nella sua San Francisco, distrutta dai liberals, dove per proteggere la popolazione dal virus di Wuhan si può protestare ma i parrucchieri restano ancora tassativamente chiusi. E senza mascherina salva vita poi.
Proprio non è carino, ma per loro è normale e persino etico dire agli altri cosa debbano fare purché poi noi non si faccia quello che fanno loro.
Con un sistema mediatico appena appena equilibrato Donald J. Trump potrebbe smettere di fare campagna elettorale e lasciare fare alla loro ipocrisia.
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Lo share delle partite NBA è crollato del 23%, mai così male negli ultimi 5 anni.
Anche nel mio piccolo è sempre un sottile piacere cambiare canale ogni volta che vedo apparire qualcosa che riguardi la iper politicizzata NBA.
A proposito anche a Hollywood nonostante il danaro cinese non se la passano proprio bene.
Magari toccando loro il portafogli si daranno una regolata.
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Il presidente Donald J. Trump ha dichiarato di non volere assolutamente che i suoi sostenitori affrontino i manifestanti di estrema sinistra e che tali questioni debbano essere lasciate alle forze dell’ordine.
I liberals non avranno la loro guerra civile.
La maggioranza silenziosa ruggirà pacificamente il 3 Novembre.