Stati Uniti, tre storie di ordinaria follia… e ipocrisia
Un sergente della polizia in pensione preso a pugni e a calci mentre giace a terra impotente lungo una strada di Manhattan. Povera New York.
Ora invertite ruoli e colore della pelle dei protagonisti e avrete la vostra prima pagina del giornale unico.
Ma forse mi sbaglio.
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La signora Chaya Bruck, una madre di Brooklyn, che viaggiava da sola con i suoi sei figli è stata costretta dal personale di bordo a scendere dall’aereo della JetBlue per Orlando, in Florida, perché non riusciva a far indossare correttamente alla sua bambina Dina,di 2 anni, una stupida mascherina. Magari di cotone.
La mamma umiliata ha così dovuto abbandonare il velivolo con i suoi piccoli. Ora manca solo che la spediscano in un campo di rieducazione.
Personalmente soffro per la mancata reazione degli altri passeggeri ma nessuna dittatura avrebbe avuto successo senza la fattiva collaborazione di milioni di volonterosi silenti carnefici.
“Lo fanno per la nostra sicurezza.”
“È per la nostra salute.”
“Ho solo eseguito gli ordini.”
È davvero questo il futuro che vogliamo?
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Bello davvero il discorso di Michelle in occasione della nomination del candidato transitorio Joe Biden. Ho visto che con il suo intervento ha mandato in brodo di giuggiole le moltitudini di inconsolabili vedove obamiane, non avevo dubbi.
Peccato che con quel ditino da imam si sia dimenticata di dire che le “gabbie” per bambini le abbia fatte costruire suo marito, che la (sensata) politica di dividere i migranti irregolari per sesso e per età fosse dell’amministrazione precedente, che l’America e il mondo abbiano saputo delle predette gabbie attraverso foto del 2014 mai apparse prima e tenute in un cassetto per addebitarne la responsabilità all’uomo arancione cattivo.
Persino l’Associated Press ha dovuto dire che le frasi in questione della ex First Lady (sic) fossero fuorvianti. Ma sa parlare bene, scalda i cuori con le eleganti bugie come solo suo marit*, ma con più passione.
Poi è stato il turno della fatina fatua dei Dem, Alexandra Ocasio Cortez, che in un fugace discorsetto non potendolo concedere a Fidel Castro ha annunciato il suo endorsement a Bernie Sanders, ignorando il povero Joe Biden.
Su Bill Clinton tra una Monica e un Lolita Express, che parla di condotta alla Casa Bianca e santità dello Studio Ovale sorvoliamo, direi.
Infine lui, il confuso candidato Joe che in una scenetta preparata con la moglie ha perso il contatto con il teleprompter e niente, Lady Lady Lady Lady Lady… ma guardatevelo. Fa persino tenerezza.
Non dico senza il compagno Covid ma con una copertura mediatica appena appena equilibrata e magari senza brogli postali la partita non si sarebbe nemmeno aperta. Four More Years
Lorenzo Capellini Mion