Secondo uno pseudo teologo “cattolico” Gesù avrebbe bisogno di “convertirsi”
Mi sono imbattuto, mio malgrado, in un commento omiletico sconcertante.
Un testo denso di una serie di stupidità teologiche, di matrice sincretista a voler essere buoni, di uno pseudo teologo cattolico (“si dice il peccato ma non il peccatore”) che, a quanto lascia intendere, non sembra riconoscere Gesù come Dio e lo considera bisognoso di conversione.
Questo pseudo teologo cattolico, che va per la maggiore in TV e sui media catto-progressisti, commentando il passo del Vangelo secondo San Matteo, capitolo 15, versetti 21-28 (il noto passo della “straniera delle briciole”) esordisce sostenendo che questa donna “spera che a Dio interessi la felicità dei suoi figli, e non la loro fedeltà”. Inutile ricordargli una sfilza di passi vetero e neo testamentari dove si richiede la fedeltà a Dio…
Non contento lo pseudo teologo cattolico sostiene che questa ragazzina fenicia “abbia la priorità sul culto e sulle leggi dei leviti, e su tutte le formule di fede”. Inutile ricordare che Nostro Signore Gesù Cristo non è venuto a cambiare una sola Iota della divina legge…
Omettendo di commentare la politicizzata affermazione che “il diritto supremo davanti a Dio sia dato dal grido, e non dalla razza o dalla religione”, e tralasciando la frase “grandezza di una fede che supera. Che vola, fiera e dritta, ad altezza d’occhi” (aria fritta, parole buoniste che fanno effetto per il nulla che comunicano…), il nostro pseudo teologo cattolico ha l’ardire di sostenere che quella donna “converte” Gesù. Si avete letto bene.
Scrive il nostro sapientone a proposito dell’insistenza della donna: “Ed ecco il genio femminile che lo asseconda mentre lo cambia”. Gesù che ha bisogno di cambiare ci mancava.
Non contento il nostro teologo scade in quella che non facciamo fatica a considerare una blasfemia: “Questa immagine (quella dei cagnolini che mangiano le briciole, ndr.) illumina un attonito Gesù che cresce nella fede, che cambia e perfeziona la sua missione: nel regno di Dio, non ci sono figli e non, uomini e cani, ma solo fame da saziare, compresa quella di tutti i cuccioli del mondo. Gesù impara Dio e l’uomo dall’intelligenza di una madre che non conosce Jahvè, che adora Baal e Astarte, che non ha il bagaglio di fede dei teologi, ma solo quello sacro del dolore.
Spiazzato, la dichiara donna di grande fede”.
Si avete letto bene. Cos’altro c’è da commentare!
Gesù, il Figlio di Dio, che è onnisciente, imparerebbe da noi sue creature? Siamo alla follia!
Matteo Orlando
Purtroppo caro direttore anch’io mi sono imbattuto in un’omelia ispirata a queste apostasie. Sono convinto che la rete di pseudo teologi modernisti stia causando danni irreparabili alla nostra amata Chiesa.
Dobbiamo gridarlo dai tetti e smascherare questi cialtroni.
Grazie per il suo edificante articolo.
Magari dire il nome di questo pseudo teologo eviterebbeva qualcuno di perdere la fede. Grazie
https://www.monasterodibose.it/preghiera/vangelo/14047-la-conversione-di-gesu
Gesù ha sentito la gran fede di questa donna che avendo rincorso il Cristo ed avendolo supplicato di fargli il miracolo ha riconosciuto in Lui il Figlio del Vero Dio, l’unico Dio Vivente, il Dio di Israele. Ed è in questo esercizio di fede in Cristo la immediata conversione della donna cananea la quale ottiene il miracolo da Cristo in quanto in Lui riconosce il Figlio di Dio. A convertirsi ovviamente è lei e non Gesù. Gesù semmai qui rivela il Suo mendato fino ad allora riservato al solo popolo di Israele che da questo momento diventa universale. L’incontro connla cananea è l’occasione per Nostro Signore di rivelare a tutti i presenti che la redenzione è da quel momento per tutte le creature ( vedi Marco 16 ).
Pace e bene.