Don Iapicca sulla Boldrini: “immagine fedele delle donne imbevute dell’ideologia abortista”
“Nazismo in guanti bianchi. Sono persuaso che questa donna sia immagine fedele di tutte le donne imbevute dell’ideologia che prima le ha rapito l’essere femmina, e poi le getta nella solitudine di un fallimento travestito di libertà, che ben presto presenta il conto”, così ha scritto su Facebook don Antonello Iapicca..
“Non ho conosciuta UNA SOLA DONNA che, senza l’incontro con la misericordia di Dio, si sia perdonata per l’aborto commesso. Non una che non porti una ferita sanguinante per tutta la vita, accarezzata e rimarginata solo dal bacio di perdono del Signore Gesù”, ha spiegato il sacerdote.
“Ma queste donne tarantolate dall’ideologia, che farfugliano slogan che grondano menzogna, stanno provocando danni dolorosissimi ad altre donne, soprattutto alle più giovani, alle quali arriva solo la feccia più amara dell’ideologia che ha massacrato intere generazioni. Le tantissime ragazze di oggi che vivono il carpe diem che le narcotizza nell’effimero della passione scambiata per amore, sorseggiano la pillola abortiva ignare del veleno che in essa si nasconde. A parte i rischi per la salute e i traumi psichici, abortire non è bere un bicchier d’acqua. Abortire è uccidere il figlio del tuo seno. Certo che spesso dietro vi sono maschi irresponsabili, che hanno usato le donne come carne esposta sul bancone di una macelleria. Ma l’ideologia di cui si nutrono le donne che pensano come chi ha scritto questo tweet demenziale, il maschio l’hanno già ucciso, demonizzandolo prima, femminilizzandolo poi, per finire con il lasciarlo del tutto fuori dall’esperienza della propria maternità. E con il maschio, la persona, la vita che portano in grembo. Sgomenta come il figlio non esista, egoismo in grado assoluto, la firma inequivocabile di satana. Per questo la signora Boldrini, e le donne che in essa si riconoscono, e quelle da lei ingannate, sono le più povere, le prime vittime, non so quanto coscienti non sta a me giudicare, di questa guerra escatologica scatenata dal demonio contro la donna, e quindi contro ogni persona creata da Dio. Sembra polverizzata la Verità e l’umanità, mentre si autoproclamano paladine della libertà, della tolleranza, dell’antirazzismo e chi più ne ha più ne metta. Sino ad intimare agli altri di allinearsi alle stesse linee omicide. Dittatura ideologica che, probabilmente, spazzerà via anche la possibilità dell’obiezione di coscienza. Il Ddl Zan ne prepara i presupposti. Come non inginocchiarci per pregare, e affidare la loro anima a Dio, e implorare che si lascino toccare il cuore dal suo amore, e si convertano. E che Dio abbia pietà di tutte le donne che, nei prossimi decenni, patiranno le conseguenze di questo virus ben più letale di ogni altro, celato in una pillola assassina bevuta pensando di realizzare le propria libertà”, ha concluso don Iapicca.