Scompare il papà in Francia: procreazione assistita anche per single e lesbiche
In Francia il 1°di Agosto è stato votato il disegno di legge sulla bioetica che prevede l’apertura della PMA (Procreazione Medicalmente Assistista) a tutte le donne, comprese le donne single e le coppie lesbiche.
Così facendo “scompare” la figura del padre e si arriva alla mercificazione di bambini volontariamente privi della figura paterna.
Due donne potranno avere un figlio insieme (in qualche modo di entrambe) in quanto l’ovulo di una delle due donne, fecondato da un donatore di sperma anonimo, viene impiantato nell’utero dell’altra donna: viene chiamata “Maternità condivisa” perché una donna è la madre naturale e l’altra donna è la madre gestazionale o surrogata.
Ben si capisce che la strada verso la “maternità surrogata”, ovvero l’ utero in affitto, a questo punto è spianata.
Quando si superano i limiti, non esiste più alcun limite.
Questa proposta di legge arriva direttamente dalla campagna elettorale di Macron del 2017 e il testo era già stato discusso nell’autunno del 2019.
I senatori hanno votato in prima lettura, martedì 4 febbraio, il disegno di legge sulla bioetica e la sua misura di punta, l’apertura della procreazione medicalmente assistita (PMA) a tutte le donne.
Il testo è stato adottato nella Camera praticamente in toto, con 153 voti contro 143 con una serie di novità.
Sotto diversi aspetti, il testo adottato in Senato è stato in effetti ampiamente rivisto rispetto alla versione votata dall’Assemblea nazionale e rispetto alle proposte della commissione speciale del Senato.
I senatori hanno riscritto il nuovo metodo di filiazione per i figli delle coppie femminili, favorendo l’adozione per la “seconda madre”.
Hanno anche limitato l’accesso alle proprie origini per le persone nate da una riproduzione assistita con un donatore esterno.
Oltre alla PMA, i senatori non hanno votato per l’autoconservazione dei gameti, il che avrebbe offerto alle donne la possibilità di farsi estrarre e congelare i loro ovociti per una gravidanza futura.
Il Senato ha anche vietato la creazione di embrioni chimerici – l’inserimento di cellule umane in un embrione animale – nonché la modifica genetica degli embrioni a fini di ricerca. Sulla delicatissima questione della maternità surrogata – che non appariva nel testo iniziale – i senatori hanno escluso la trascrizione nello stato civile dei certificati di nascita redatti all’estero che menzionano due padri o menzionano come madre una donna diversa da quella che ha partorito.
Questa non è più scienza al servizio dell’uomo, ma apertura al disumano e la legalizzazione della trasgressione sarà una porta aperta ad altre violenze sulla vita umana.
EMMANUELE DI LEO