Omofobia, un coraggioso cardinale: “questa legge fa il processo alle opinioni”

Omofobia, un coraggioso cardinale: “questa legge fa il processo alle opinioni”

A cura della Redazione

LE RIFLESSIONI DELL’ARCIVESCOVO EMERITO DI PALERMO

“Questa legge fa il processo alle opinioni e questo non è pensabile. Io non solo ho il diritto a pensare, ma anche ad esternare senza rischi quello in cui credo. Innegabilmente non è mia facoltà puntare il dito contro la persona, Tizio o Caio. Però, lo rivendico da soggetto e ancora di più da sacerdote, voglio essere libero e ho il diritto a non essere ostacolato e limitato nella dottrina e nell’insegnamento morale, certamente senza discriminare nessuno. Del resto, quel grande Papa e santo che era Giovanni Paolo II diceva che è sbagliato rimettere la bontà delle leggi a maggioranze e minoranze, ma occorre andare alla legge naturale”.

Così ha dichiarato a La Fede Quotidiana, a proposito della proposta di legge sull’omotransfobia in discussione al Parlamento, il cardinale Paolo Romeo, arcivescovo emerito di Palermo.

“Sono preoccupato. Si vuole imporre una visione delle cose con la forza della pena e si fa grande confusione tra quella che è autorevolezza e autorità. Il grande problema, e lo vediamo con questa legge, è che ci siamo allontanati da Dio e quando accade non lamentiamoci di quello che accade dopo. Poi arriva un virus e non sappiamo il perché”.

Per il cardinale i politici credenti “non dovrebbero accettare questa legge”.

L’arcivescovo emerito di Palermo ha invitato ad andare alla nozione di peccato che si commette anche con il voto, “secondo la dottrina cattolica, quando si compie un atto con la coscienza e la volontà. Se non si ha coscienza rettamente formata e cattolica, riesce difficile comprendere certe verità ed essere coerenti”.

Subscribe
Notificami
3 Commenti
Oldest
Newest
Inline Feedbacks
View all comments

Grande, Arcivescovo emerito Romeo, peccato che gran parte de clero Tace.

Quando si è colpiti al cuore, reagire è legittima difesa! Alcuni anni or sono, in occasione di un megaraduno all stadio olimpico, di una convention nazionale del RnS,, monsignor Angelo Comastri profetizzo’che il Cristiano avrebbe corso il rischio della prigione se avesse voluto sostenere il diritto della famiglia tradizionale… Ci siamo arrivati e forse anche superato questo triste traguardo… Ma pure se dovremo sostenere il martirio, con l’aiuto di Dio e la nostra fede, combattere o come alla famosa battaglia di Lepanto… E con la protezione della S. Vergine le forze del male non vinceranno!.

S. E.minenza ha ragione, I cristiani su certi argomenti bisognerebbe restare fuori e rispettare, i dettami di Santa Madre Chiesa chi siede in parlamento dovrebbe meditare prima di votare una legge che il Signore li guidi. 🙏