Il card. Burke: “la crisi nella Chiesa è dovuta principalmente ad una crisi della liturgia”

Il card. Burke: “la crisi nella Chiesa è dovuta principalmente ad una crisi della liturgia”

“Sono convinto che la crisi nella vita della Chiesa è principalmente una crisi della liturgia. Sappiamo che la liturgia è l’espressione più alta e perfetta della nostra vita in Cristo e nella Chiesa. A causa della crisi liturgica che abbiamo subito dopo il Concilio, c’è stata anche una crisi dottrinale e una crisi disciplinare, ma credo che il ripristino della vita liturgica comporterà anche una riforma, una piena adesione alla dottrina della Chiesa, e allo stesso tempo, una vita morale che è più profondamente cristiana”.

Lo ha dichiarato, qualche tempo fa, il cardinale americano Raymond Leo Burke intervistato dal maestro Aurelio Porfiri per il giornale O’Clarim (vedi qui).

L’aspetto più in crisi, per il cardinale americano “è la sacralità stessa, la trascendenza dell’atto liturgico, l’incontro tra cielo e terra e l’azione di Cristo stesso, attraverso il sacerdote che offre il Sacrificio eucaristico. Ciò è stato messo in dubbio dopo il Concilio dall’antropocentrismo, un concetto della liturgia non come un dono di Dio per noi, che dobbiamo rispettare e onorare, ma come una creazione (o invenzione) nostra. E così tutti questi esperimenti dannosi che soffriamo sono entrati nella liturgia, insieme ad una visione molto mondana dell’azione liturgica, una visione secolare che è antitetica alla liturgia ed estremamente dannosa”.

In merito alla musica liturgica il porporato ritiene che “le canzoni secolari sono state introdotte con testi che non erano dottrinalmente validi, e in alcuni casi contenevano errori: una forma mondana di musica secolare che, come insegnava San Pio X, eccita le emozioni ma non eleva l’anima a offrire la vera adorazione a Dio. Vedo che nel mondo di lingua inglese ci sono forti movimenti che tendono a far sviluppare e restaurare la musica sacra: questo è necessario, perché la situazione negli ultimi decenni è andata progressivamente peggiorando”.

 

Matteo Orlando

 

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