Ecco come evitare pratiche superstiziose per entrare in comunione con il proprio Angelo custode
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PER ENTRARE IN COMUNIONE COL PROPRIO ANGELO CUSTODE È SUFFICIENTE QUALCOSA DI MOLTO SEMPLICE: LA PREGHIERA
Oggetti sonori, campanelle, candele, colori chiari, quadretti con immagini di altri angeli, decorazioni varie per poter entrare in comunione col proprio Angelo custode sono tecniche superstiziose e pertanto costituiscono un peccato. Sono superstiziose perché per entrare in comunione col proprio Angelo custode è sufficiente qualcosa di molto più semplice: la preghiera.
Tutte le tecniche sopra descritte costituiscono addirittura una pretesa messa davanti a Dio e agli Angeli. Essi dovrebbero manifestarsi obbedendo alle nostre decisioni. Oltre che di superstizione, si tratta anche di una specie di tentazione di Dio. In poche parole si vorrebbe obbligare Dio a manifestare la vicinanza degli Angeli attraverso il posizionamento di certi oggetti.
Questi peccati sono un male. E non soltanto perché si pretende di entrare in comunione con Dio e con gli spiriti celesti attraverso mezzi inadeguati (sono infatti mezzi materiali, mentre gli angeli sono nell’ordine spirituale e soprannaturale) ed espressamente proibiti da Dio, ma anche perché aprono e addirittura spalancano le porte all’azione del demonio che può ingannare in tutti i modi.
Tutte le risposte che darebbero gli angeli attraverso questi mezzi sono date o dalla propria illusione o dal demonio. In ogni caso dunque vi è inganno. Ma se si tratta di inganno del demonio, la cosa è peggiore, perché in qualche modo ci si assoggetta al suo dominio.
Se Dio ce li ha dati come nostri custodi significa che siamo chiamati a domandare e a sperimentare la loro intercessione e protezione. Ebbene, questa intercessione e protezione la sperimentiamo molte volte tangibilmente. Gli Angeli ci servono in terra con quella prontezza con cui in cielo fanno la volontà di Dio. Capita talvolta di rimanere a bocca aperta e quasi ammutoliti nel vedere la puntualità e la fedeltà con cui ci servono.
Se qualche altra volta non riceviamo risposta sarà perché Dio ha disposto così: o perché siamo più perseveranti nella preghiera e diventiamo finalmente adatti e pronti a ricevere le grazie richieste per usarne santamente, oppure perché quello che chiediamo non è un bene per la nostra santificazione. Talvolta a distanza di qualche tempo comprendiamo come mai Dio in qualche occasione non ci ha esaudito. E diciamo che anche questo è grazia!
Il nostro Angelo custode sta sempre con noi, ore e ore, senza mai stancarsi o indignarsi. Mentre adora Dio ed è reso partecipe della gioia e della gloria di Dio nello stesso tempo è contentissimo di guidarci passo passo, senza perdere un istante.
Mettendoci in preghiera, in raccoglimento, soprattutto col santo Rosario o con la Sacra Scrittura, il nostro Angelo ci farà sentire la sua presenza e ci parlerà col linguaggio di Dio, facendoci percepire che alcune parole o intuizioni della mente esprimono proprio quello che il Signore in quel momento ci vuole dire e ci vuole dare.
Tra le nostre devozioni preghiamo sempre e ogni giorno il nostro Angelo custode. Affidiamoci a Lui anche nelle nostre occupazioni e in particolare nei viaggi. Sarà tangibile la sua protezione e anche la sua celeste compagnia.