La Turchia reislamizzata ha lanciato il suo guanto di sfida all’Occidente
Da Santa Sofia arrivano queste immagini tristissime.
E’ la prima preghiera islamica dopo 86 anni e la riconversione in moschea.
Sono arrivati fedeli da tutta la Turchia.
Hanno pregato tutta la notte.
Il governo ha coniato una moneta che porta due date: “1453-2020”.
Per loro era una storia interrotta dalla caduta di Costantinopoli.
I giornali vicini al governo Erdogan parlano di “giorno della Resurrezione”.
La Turchia reislamizzata ha lanciato il suo guanto di sfida a un Occidente e a una cristianità che, come istituzione, lavora instancabilmente e con ammirevole coerenza, per la propria decadenza e autodistruzione.
Hanno riconvertito a moschea quella che fu la chiesa più importante al mondo per quasi mille anni, ne hanno coperto i meravigliosi mosaici della Madonna e di Gesù sopra gli imam in preghiera, e lo hanno fatto senza che ci fosse neanche un sussulto dall’altra parte, come se non aspettassimo altro che farci da parte con la nostra storia.
Qui si continua a servire la zuppa insipida che spaventa tanti. E’ una cicuta.
Giulio Meotti