Sacerdote difende l’ideologia di genere e invita a celebrare il mese dell’orgoglio lgbt
di Angelica La Rosa
–
PER PADRE DANIEL HORAN, UN NOTO SACERDOTE PRO-LGTBQ+, USARE IL TERMINE “IDEOLOGIA DI GENERE” SAREBBE UNA FORMA DI DISCRIMINAZIONE CONTRO “LE PERSONE CHE FANNO PARTE DEI COLLETTIVI LGTBQ+”.
“Ideologia di genere” è un termine che viene spesso usato per riferirsi a tutto quel movimento che cerca, tra le altre cose, di cambiare la definizione di matrimonio per includere l’unione omosessuale, la promozione del transgenderismo e la pressione sociale che vuole spingere anche i bambini ad assoggettarsi a questa ideologia.
Ma secondo Padre Daniel Horan, un noto sacerdote pro-LGTBQ+, che occupa una posizione importante nell’Unione teologica cattolica di Chicago, usare il termine “ideologia di genere” sarebbe una forma di discriminazione contro le persone che fanno parte dei collettivi LGTBQ+.
Secondo questo sacerdote che si oppone agli insegnamenti bimillenari della Chiesa, “invece dell’ideologia di genere, la vera ideologia problematica di oggi è una promozione acritica della pseudoscienza del XIII secolo e delle antiche teorie filosofiche che, sebbene interessanti e influenti, non sono più abbastanza per tenere conto degli importanti sviluppi della conoscenza e dell’esperienza umana fin dal Medioevo”, ha dichiarato, aggiungendo: “la presentazione di una comprensione della persona umana di quasi otto secoli, che è in qualche modo completa in sé, a parte ciò che possiamo imparare sull’umanità o il mondo nel corso dei secoli, è esattamente la riduzione della fede a un ‘pezzo da museo'”.
Il sacerdote ha avuto inoltre l’ardire di chiamare “peccaminosità istituzionale della Chiesa cattolica” l’uso del termine ideologia di genere, augurandosi un “cammino verso la correzione”.
Secondo Padre Horan coloro che invocano “l’ideologia di genere” generalmente “non sanno di cosa stanno parlando” e suggerisce “che dovrebbero studiare il lavoro degli studiosi che promuovono la teoria secondo cui il genere e il sesso biologico non sono necessariamente la stessa cosa”.
Padre Horan non è nuovo a “sparate” del genere. Nel 2015 aveva dichiarato che la Costituzione degli Stati Uniti contiene un diritto inalienabile al “matrimonio” tra persone dello stesso sesso. E questa dichiarazione l’aveva inserita in uno scritto pubblicato dai gesuiti. Aveva detto: “donne e Uomini LGBT che hanno chiesto a gran voce il riconoscimento della loro dignità e del loro valore umani, queste sono le mie gioie e le mie speranze oggi”.
In un suo recente articolo aveva affermato che non ci sarebbe “momento migliore per i leader cattolici, per imparare di più dalle scienze naturali e sociali e sulla meravigliosa diversità della creazione di Dio, comprese le molteplici esperienze e identità all’interno della famiglia umana” che quando si “commemora il mese dell’orgoglio LGBTQ+”.
Inutile dire che la posizione di padre Daniel Horan è in diretta contraddizione con la dottrina cattolica e la posizione tradizionale della Chiesa.
In un documento pubblicato lo scorso anno il cardinale Raymond Burke e il vescovo Athanasius Schneider, insieme a diversi altri vescovi, hanno scritto che i sessi, maschili e femminili, “sono realtà biologiche create dalla sapiente volontà di Dio”. Pertanto, l’intervento della chirurgia per la riassegnazione del genere è una “ribellione contro la legge naturale e divina” e un “peccato grave”.
Anche il cardinale spagnolo Antonio Cañizares Llovera ha affermato che l’ideologia di genere è “la più grande minaccia che l’umanità affronta”, mentre l’arcivescovo polacco Marek Jedraszewski ha descritto l’ideologia di genere come il “percorso diretto all’autodistruzione della nostra civiltà”.
A.M.
Daniel Hran è indubbiamente una persona eretica …ergo …mi chiedo come mai il suo Vescovo non l’abbia ancora sospeso ” a divinis”.
In caso contrario potrebbe anche lui subire la stessa soret dal Vaticano…se intervenisse autorevolmente!
Carlo D.A.