Il Governo Conte proroga lo stato di emergenza: lo spauracchio continua…
Anche se il Governo ha potuto lavorare liberamente, i risultati che qualcuno auspicava non sono stati raggiunti, quindi hanno voluto prendere più tempo, dilatare il periodo di azione.
Sin dall’inizio dell’emergenza tutte le decisioni sono state anticostituzionali, imposte senza contraddittorio.
Il popolo, oltre ad aver realizzato l’inconsistenza dell’opposizione, non ha avuto neanche la possibilità di protestare, di scendere in piazza, magari di organizzare un altro Family Day.
Ciò nonostante, l’inconcludenza della classe politica governante ha dimostrato di non essere stata in grado di perfezionare ancora il suo piano globalista ed allineato al pensiero unico dominante ed alle logiche massoniche mondialiste, piano spinto da dinamiche manovrate da lobbies potenti.
Quindi ecco che si parla di allungare i tempi assoggettandoci ancora una volta a quei dispositivi ed a quelle regole che tanto ci hanno privato delle nostre libertà, finanche vietarci la partecipazione alla Santa Messa di Pasqua, oppure privarci dei funerali ed addirittura dell’Estrema Unzione.
E allora è ritornato lo spauracchio della morte tramite virus che potresti contrarre dal tuo vicino di casa, dal tuo collega, dal tuo amico, dal primo che ti passa accanto…sono ripartite le statistiche, le proiezioni, e sono ricomparsi quelli che prevedono la prossima ondata, quasi come se leggessero il futuro in una sfera di cristallo.
Con questo grimaldello nel corso di qualche mese ci hanno cambiato la vita, concentrando la visione della stessa sulla paura della morte.
Curioso anche il fatto che, per chi si professa cristiano, il dovere di testimonianza sia mutato in una priorità di difesa, di cautela, di terrore.
Nessuno mette in dubbio l’esistenza di un virus che può aver determinato o che è stato concausa di diverse morti, ma prima di questa sciagura non realizzavamo il fatto che la morte fa parte della nostra esistenza e che è una condizione imprescindibile da accettare?
La consuetudine inoltre è un acerrimo nemico, quindi di fronte allo scenario che si prospetta, chi non condivide quanto sta accadendo può reagire in due modi:
contrastare il pensiero unico dominante oppure accettarlo senza combattere, senza informarsi, così con estremo disinteresse, come se il tutto non gli appartenesse.
Come sappiamo però la politica spesso si intreccia nelle maglie della fede, e così la fede stessa può essere determinante in politica.
Ma allora cosa potrebbe fare un Cristiano in questo contesto? Come si dovrebbe comportare?
Beh, oltre all’imprescindibilità della preghiera, è necessario informarsi e portare la propria testimonianza in prima persona, cercando di amare la vita senza temere la morte, così come ci è stato insegnato.
Ricordiamoci il Vangelo di Matteo 10,39: “Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà“.
Gian Piero Bonfanti
Foto gentilmente concessa da Veronica Labombarda