“Con noi c’erano omosessuali contrari alle adozioni gay e al Ddl Omotransfobia”

“Con noi c’erano omosessuali contrari alle adozioni gay e al Ddl Omotransfobia”

“Omofobi noi? Ma se c’erano anche omosessuali contrari alle adozioni gay e al DDL Zan, a manifestare con noi! Lo stato d’emergenza prolungato da Conte non ha fermato i cittadini italiani. In questo weekend appena passato, sia sabato 11 luglio che domenica 12, migliaia di persone di ogni fede e colore politico si sono alzate in piedi contro la Pdl Zan-Scalfarotto sull’omotransfobia, una proposta di legge iniqua che uccide lo Stato di diritto. Stiamo entrando in una dittatura e questa maggioranza che ha chiesto pieni poteri non agisce né in nome né per conto del popolo italiano”. Così hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita e Famiglia onlus.

“Siamo già scesi in campo in 53 città, nel nome della libertà di espressione, contro le censure e per amore delle donne e dei bambini. E nel silenzio dei media, che hanno preso il vizio di censurare certe manifestazioni di protesta e di esaltarne altre, e nonostante le forti restrizioni della polizia a causa del “virus”: quasi 1000 persone hanno manifestato a Milano, più di 600 persone a Torino e anche a Vicenza, più di 500 a Palermo e Verona, più di 400 sia a Napoli che a Catania. Un’altra trentina di piazze sono confermate e decine di altre si stanno organizzando e continueranno a manifestare fino al 27 Luglio. Il popolo è stufo e fino a quando la ragione e il buon senso non ritorneranno ad avere il ruolo che gli spetta, continuerà a protestare e ad appellarsi al Capo dello Stato Sergio Mattarella, affinché si blocchi questa legge incostituzionale e liberticida” hanno continuato Brandi e Coghe.

“Aspettiamo tutti anche il 16 luglio quando saremo a Montecitorio alle ore 17. In piedi, senza paura!” hanno concluso Brandi e Coghe.

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Ottima iniziativa e ottimo risultato visto le arie che tirano. Gli italiani se vogliono tornare liberi, anche di professare la loro fede, dovranno decidersi a scendere in piazza a migliaia, meglio se almeno un paio di milioni come al circo massimo di qualche anno fa. Per restare liberi, DOBBIAMO USCIRE TUTTI INSIEME IN UNA MSNIFESTAZIONE MEGA E NON IN PICCOLI GRUPPI. BADTA CON MASCHERINE E BALLE DEL GENERE. O protestiamo anche contro questi impedimenti alla libertà, o finiremo x essere travolti e annientato.