Esclusivo. Omofobia, l’on. Delmastro: “Fratelli d’Italia sommergerà di emendamenti legge da psicopolizia”
La proposta di legge sull’omotransfobia è da “psicopolizia”. Ne è convinto l’onorevole Andrea Delmastro Delle Vedove, Presidente della Giunta per le Autorizzazioni della Camera dei Deputati e Capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Affari Esteri, che Informazione Cattolica ha intervistato in esclusiva.
Fratelli d’Italia è preoccupatissima per la proposta di legge Zan sulla cosiddetta omotransfofobia. E’ davvero una legge liberticida e incostituzionale e per quali motivi?
“E’ certamente una previsione legislativa liberticida e, peggio, oscurantista, nella misura in cui colpisce la manifestazione di un pensiero, ancorché espresso senza trascendere nell’ingiuria o nella istigazione a delinquere. La nostra costituzione è sempre in tensione laddove si introducono c.d. reati di opinione perché contrastano con tutte le norme poste a presidio dei più elementari e fondamentali diritti associativi, politici, sociali. Il diritto penale, ad eccezione degli universi concentrazionari di sovietica memoria, è un diritto del fatto concretamente offensivo: in questo caso siamo alla polizia del pensiero perché si punisce un orientamento politico, ideologico, a tratti religioso, con il segreto ed infernale proposito di correggere il pensiero degli individui. A ciò si aggiunga che, con altra tensione di non poco conto con i principi giuridici del nostro ordinamento, è prevista la sanzione accessoria dei lavori senza consenso dell’imputato: lavori che devono riabilitare il reo. Basti dire che non è previsto per chi si macchia del reato di violenza sessuale. Stiamo tornando ai lavori forzati e non nei confronti di pericolosi criminali che organizzano rapine, traffico internazionale di droga o di delinquenti che hanno stuprato una donna, ma di chi ritiene, discriminandola (sic!), che una coppia omosessuale non possa adottare un minore”.
E’ esagerato dire che se fosse in vigore la legge Zan tutte le persone di buon senso, non solo i sacerdoti e i vescovi, rischierebbero la galera?
“Se io sostengo che vi debba essere una preclusione alle adozioni o ancora una preclusione all’accesso alla procreazione medica assistita per persone omosessuali, io discrimino. Ogni volta che, in virtù di situazioni differenti, faccio scelte differenti discrimino, perché prima discerno. Ma voglio fare un esempio drammaticamente più chiaro. La cronaca ha già raccontato di alcune scuole ove nei bagni dei ragazzi sono ammesse ragazze che abbiano la percezione di esseri uomini e che quindi, in occasione dell’attività fisica scolastica, hanno fatto docce promiscue. Se io fossi il padre di uno di quei ragazzi certamente discriminerei se chiedessi alla scuola di non consentire a ragazze che si sentono ragazzi di fare la doccia con i ragazzi. Le pare?”.
La gerarchia ecclesiastica italiana ha espresso le sue grandi preoccupazioni avverso a tale proposta di legge. Voi di Fratelli d’Italia come vi muoverete per ostacolarne l’approvazione?
“Fratelli d’Italia sommergerà di emendamenti una legge stupida, provinciale, liberticida, oscurantista, da psicopolizia e che, nella migliore tradizione del diritto sovietico, si propone di riprogrammare culturalmente l’essere umano. Rivendicheremo il diritto di essere liberi almeno nel pensiero e nella sua manifestazione”.
Il Quotidiano della CEI Avvenire si è risvegliato pro-lgbt, certe facoltà di teologia sono piegate o addirittura insegnano l’ideologia gender. Ci sono sacerdoti che partecipano ai cortei del gay pride e pseudo-biblisti che, falsificando la Bibbia, promuovono la pratica omosessuale. Non parliamo poi della politica. Esistono davvero le lobby gay che tendono ad influenzare parlamentari e non solo?
“Più ancora che le pur esistenti lobby credo che il vero condizionamento derivi da una sorta di pensiero unico che colpisce con la bollatura di premoderno, di antimoderno chiunque abbia un pensiero difforme. Si tratta di una vera, propria e brutale dittatura del pensiero unico, laddove non si riconosce nemmeno il diritto all’alterità a chi la pensa diversamente. Tradotto: non sei nemmeno un avversario oun nemico, ma un retrogrado, un cavernicolo in una fase precedente allo sviluppo umano, un uomo fuori dal cono di luce della modernità e che deve ancora approdare alla modernità. Quanta intima presunzione culturale e violenza culturale in questa impostazione!!! Una volta c’erano i paesi in via di sviluppo, ora ci siamo noi: gli uomini in via di sviluppo che, pur recalcitranti, verremmo accompagnati, per mano e magari da Silvia Boldrini, nella modernità con il sostegno del mainstream…. ma se non bastasse con la minaccia o il bastone del diritto penale e, ciliegina finale, con i lavori forzati, senza consenso e riparatori”.
Secondo lei come si dovrebbe mettere al sicuro, dal punto di vista legislativo, la libera espressione del diritto naturale (che è poi quella della Chiesa) sul matrimonio eterosessuale, l’unico naturalmente aperto alla vita, che non può essere coniugata altri pseudo-matrimoni?
“Io sono un ‘non interventista’ sotto il profilo del diritto. La famiglia è una ed una sola. Lo Stato ha interesse a normare la famiglia perché cellula fondamentale e primigenia della società e perché, banalmente, dalla naturale procreazione in famiglia dipende la sopravvivenza demografica dello Stato. Lo Stato accorda anche privilegi alla famiglia, non solo diritti. La reversibilità è un privilegio ad un modello che assicura coesione sociale, stabilità e sopravvivenza allo Stato stesso. Possibile dire che non si nega nessun diritto se si afferma che il ‘privilegio’ della reversibilità è a presidio del modello famigliare italiano? Possibile aggiungere che questo privilegio è accordato alla sola famiglia naturale perché è interesse strategico dello Stato? Possibile dire che voglio negare questo privilegio ad altre formazioni? Per ora sì….
Ecco, fuori dalla famiglia naturale e dal matrimonio esiste l’area dei sentimenti: aborro l’idea che lo Stato normi sentimenti per definizione fluidi e irreversibili. In questo francamente intravedo anche un paradosso, una sorta di eterogenesi dei fini del radicalismo sessantottino: rivendicavano libertà sessuale, libertà dei sentimenti, revocabilità dei sentimenti, fluidità dei sentimenti, oggi vogliono normare e burocratizzare coppie che si fondano sul sentimento. Da giovani gli ormai attempati sessantottini volevano troppa libertà, incanutiti pretendono maggiori norme: possibile che dalla stagione anagrafica di questo flagello della società che è la generazione sessantottina dobbiamo far discendere anche la libertà sino alla anarchia del diritto o la invadenza sino al sentimento del diritto???? Liberiamoci di questo flagello esistenziale!”.
Fratelli d’Italia si è sempre schierata a favore della famiglia. Quali iniziative state portando avanti per difendere la famiglia naturale e non mettere al centro unioni di altri tipi?
“Le proposte di Fratelli d’Italia a favore della famiglia sono molteplici, anche di carattere economico e anche studiate in piena emergenza coronavirus. Possiamo intanto precisare che per noi famiglia è un uomo e una donna che si uniscono e dalla cui unione, con atto di grande generosità e altruismo, può nascere un figlio. Chi mette al mondo un bimbo commette una scommessa esistenziale, indica che il suo ombelico non è l’omphalos mundi, che ha una prospettiva che trascende anche la sua esistenza. Questo è uno dei misteri della nascita, ma è anche uno dei più potenti motori di sviluppo perché il figlio responsabilizza i genitori, è fattore di consumo e di investimento. Solo chi ha il privilegio di avere figli comprende con quale diverso atteggiamento si aggredisce l’esistenza per assicurarne una più dignitosa al proprio figlio. A questa società essenziale allo Stato italiano noi vogliamo assicurare un fisco più equo, sul modello del quoziente famigliare e, quindi, parametrato sui componenti del nucleo famigliare. Abbiamo fortemente criticato la spesa assistenziale del reddito di cittadinanza che scaricherà una montagna di debito pubblico alle future generazioni. Il nostro modello è il reddito di infanzia che guarda al futuro, che scommette sulle famiglie, che aggredisce il problema più drammatico ed epocale dell’Italia, dell’Europa e dell’Occidente: la curva demografica che, a sua volta e fatalmente, influenza la curva della produzione e dell’economia”.
Aborto, eutanasia, unioni tra persone dello stesso sesso, utero in affitto, pedofilia, eugenetica… Cosa può fare la destra politica italiana, che voi rappresentate, per contrastare queste derive umane?
“La destra italiana ha nel suo dna una visione tradizionalista e spiritualista dell’esistenza e, in quanto tale, contrasta ogni visione tanatofila sottostante a aborto e eutanasia. Sono temi che investono anche aspetti delicati e intimi della vita umana. Noi sappiamo da che parte stare per esempio quando si spegne la luce della stanza di Eluana Englaro e vi sono due piazze: quella che festeggia e quella che rimane in sacrale o religioso silenzio e raccoglimento perché in quel momento, comunque la si pensi, si è spenta una vita. Ancora troviamo aberrante che un ricco omosessuale possa affittare un utero. Siamo alla espropriazione marxista ma di qualcosa di molto più intimo che il lavoro e la produzione. E’ un bel epitaffio morale sulla tomba delle femministe sessantottine questa strana deriva per cui, per una sorte di eterogenesi dei fini, dopo aver urlato ‘l’utero è mio e lo gestisco io’, approdano a ‘l’utero è in affitto e il prodotto è tuo’. Credo che si tratti della più aberrante ed ignobile pratica dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, con l’aggravante che viene spacciata per libertà!”.
Social Media e Tv reclamizzano massicciamente l’omosessualità. Lei ritiene possibile, come pensa qualcuno, presentare in Italia una proposta di legge, come quella che è riuscito a far approvare Putin in Russia, che permetta di non pubblicizzare la pratica omosessuale ai minori di 18 anni?
“Non credo ai divieti, purchè qualcuno mi consenta ancora, senza incorrere nella legge Zan, di spiegare a mio figlio di 5 anni che il mainstream dominante non è il modello giusto. Ai divieti per legge di qualsivoglia manifestazione del pensiero non credo. Nessuna promozione può essere così potente da stravolgere per sempre la realtà. Su questo dovremmo concordare tutti. La legge Zan è prima di tutto una legge liberticida, secondariamente una legge che tenta di imporre un modello che contrasto. Non sono lo Zan di destra , banalmente non sono uno Zan che, prima di essere di sinistra, è, magari anche inconsapevolmente, un uomo che vuole realizzare un universo concentrazionario contro la libertà di pensiero, di manifestazione e di associazione”.
Gli attacchi alla famiglia ed alla Chiesa Cattolica sono aumentati di intensità e di numero negli ultimi anni. Secondo lei esiste una subdola regia che sta pianificando la distruzione dei principi naturali che riguardano la famiglia e che vuole in Italia il “silenziamento” della Chiesa e nel mondo attua la persecuzione anticristiana?
“Sono due fenomeni diversi. L’aggressione alla Chiesa e alla famiglia proviene dal ventre molle dell’Occidente stesso. L’aggressione alla chiesa e alla famiglia è compiuta in nome del laicismo, quale infezione dell’anima e degenerazione dei principi di laicità, che vuole cancellare ogni identità. Il laicismo è il miglior e più aggressivo alleato della globalizzazione e mira ad un mondo dove ogni fattore di identità e distinzione venga eradicato per affermare una astrazione inesistente l’Uomo assoluto, magari senza sesso o sessualmente riconvertibile a piacimento. Il tormentone di Giorgia Meloni, sono una donna, sono italiana, sono cristiana è esploso non solo e non tanto perché pop, ma perché c’è necessità di identità, c’è fame di identità. La popolarità di quel tormentone però non ha aperto le riflessioni dovute nel mondo di coloro che si oppongono a chi ci vuole ridurre a consumatori senza identità. Chi si oppone a certe derive spesso non sa comunicare e si arrende all’idea che sarebbe il portatore di idee giuste, ma superate oppure che le forze del nemico sono sovrastanti. E se fosse che valori eterni attendono sono linguaggi moderni? Perché eternità significa passato, presente e futuro. Giorgia ha dimostrato che esiste un mondo che vuole identità, che vuole reincantarsi nella dimensione comunitaria: diamogli voce, una voce moderna!
La persecuzione dei cristiani, viceversa, è soprattutto opera del fondamentalismo islamico. La persecuzione dei cristiani nel mondo è la più vasta, sanguinosa, intesa delle persecuzioni. Ho fondato il gruppo interparlamentare per la tutela della libertà religiosa dei cristiani nel mondo proprio per accendere un faro. Incredibilmente in Italia esiste il “boldrini pensiero” per cui ci si preoccupa della battuta, magari inopportuna e certamente sessista, al bar, ma si chiude gli occhi sul fatto che a, pochi chilometri dalle nostre coste, c’è chi non scherza, ma ti sgozza negandoti la prima e più intima delle libertà: quella religiosa”.
Il Fatto Quotidiano ha quasi chiamato a sparare sui militanti di Fratelli d’Italia. La sua replica?
“Ahahahah… sono favolosi…pennivendoli che intingono la pena nel calamaio dell’odio più livoroso. Altro che atti discriminatori! Siamo alle minacce, si invoca la violenza, la furia omicida. Debbo, però, dire che al grottesco si mescola il patetico perché invocano i partigiani per liquidare Giorgia Meloni: una generazione fallita che affronta l’avversario con sedute spiritiche evocanti la violenza. Un bel quadretto!”.
MATTEO ORLANDO