Carlo Giovanardi: “tra le tante fobie emergenti c’è, sempre più forte, l’eterofobia”
Tanto è già stato scritto e detto sull’art.1 della proposta di legge Zan sull’omofobia, oscurantista e liberticida, che colpisce penalmente chi istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere, senza naturalmente spiegare quali sarebbero le fattispecie incriminabili, come la Conferenza Episcopale Italiana ha giustamente sottolineato.
Meno si è parlato invece dell’articolo 5 che propone la Istituzione della giornata nazionale contro la omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia al fine di… “contrastare i pregiudizi, le discriminazioni e le violenze motivati dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere”, con la previsione di organizzare “cerimonie, incontri ed ogni altra iniziativa utile, anche da parte di Amministrazioni Pubbliche, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado”.
Non si tratta pertanto di accettare un dato di fatto e cioè che esistono uomini che amano gli uomini, donne che amano le donne, uomini e donne che amano contemporaneamente uomini e donne (bisessuali) e transessuali, ma organizzare cerimonie dedicate a chi non apprezza e spiegare sin dalle scuole elementari ai bambini la bellezza di questi orientamenti.
Ma qui le cose si complicano in almeno due direzioni. La prima riguarda la poligamia sostenuta dal fondatore dell’Ucoii (Comunità Mussulmane in Italia) Roberto Piccardo, che osserva: “Io e milioni di persone non condividiamo le unioni omosex e tuttavia esse sono lecite e ne rispettiamo gli attori. I soggetti interessati sono comunque una minoranza, come lo sarebbero i poligami. L’intera società può accettarli tutti”. Si deve pertanto contrastare penalmente anche la poligamofobia?
La seconda riguarda i transessuali tutelati dalla norma che colpisce la transfobia. Sono infatti transessuali soltanto gli uomini che diventano irreversibilmente donne con la rimozione completa degli attributi virili o anche personaggi famosi ed ex parlamentari come Luxuria o la turca Efe Ball, che si vanta nelle trasmissioni televisive di essere donna ma anche uomo e di poter soddisfare nella sua professione sia i clienti maschi che i clienti femmine?
Su questo tema del “gender percepito” è in corso tra l’altro una durissima polemica tra la maggioranza delle femministe e la parte più oltranzista del mondo LGBT, che accusano questi ultimi di voler far fare un balzo indietro di decenni ai diritti acquisiti dalle donne.
E’ in questo clima sereno, unitario e costruttivo che l’On. Zan propone cerimonie, incontri ed iniziative anche promosse da Amministrazioni pubbliche, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, per contrastare i pregiudizi fondati sulle fobie.
Non sarebbe meglio invece buttare questo progetto di legge in un cestino, ricordare che tra le tante fobie emergenti c’è sempre più forte anche l’eterofobia, che i pregiudizi e le opinioni non si combattono con il carcere e la rieducazione, ma con l’educazione alla tolleranza ed al rispetto delle diversità degli stili di vita e degli orientamenti sessuali?
Sen. Carlo Giovanardi