Decine di morti e dispersi, invisibili alla narrativa del razzismo a senso unico
Mali. Nuovi attacchi simultanei di bande ben organizzate che si muovono rapidamente con le loro motociclette e che hanno preso di mira quattro villaggi nella regione di Mopti, focolai che negli ultimi anni sono stati teatro di decine di massacri.
Oltre ad una decina di soldati si è trattato di un vero massacro di civili inermi.
Moulaye Guindo, il sindaco del comune di Bankass, ha rilasciato l’elenco delle vittime nella sua cittadina: 32 morti tra cui figurano donne, bambini, anziani.
Un alto funzionario del governo, in condizione di anonimato, ha condannato la barbarie e ha parlato di molti dispersi.
Dispersi come i media partigiani con tutto ciò che non coincide con la narrativa del razzismo a senso unico.
Lorenzo Capellini Mion