I Santi italiani sono come sappiamo un fattore plurisecolare di identità per la nostra nazione, e riguardano tutti, anche coloro che non vanno più in Chiesa o non mandano i loro figli a catechismo.

Ma è un fatto che nessuno (o quasi) ama essere (o essere definito) apolide o senza patria né comunità.

Non serve citare le centinaia e centinaia di pubblicazioni e documenti, anche molto recenti, che testimoniano il ruolo dei culti, dei santuari e delle tradizioni nella vita delle comunità locali e prima nella costruzione dell’identità regionale o nazionale italiana.

Il leader della Lega Matteo Salvini, da ultimo questa mattina a Roma nel suo intervento conclusivo alla manifestazione del centrodestra “Insieme per l’Italia del lavoro”, ha richiamato l’importanza comunitaria e sociale di quell’«Italia dei santi patroni» che ci stanno facendo perdere.

Da questo punto di vista un piccolo ma significativo episodio forse varrebbe citato in questo senso. Il fatto per esempio che dal 1° luglio scorso la direzione del quotidiano cartaceo “Il Giornale” abbia abolito una delle più apprezzate rubriche dedicate a “Il santo del giorno”, quella curata da quasi trent’anni da Rino Cammilleri, lascia infatti dispiaciuti e perplessi.

Almeno speriamo che possa essere una decisione momentanea, perché se non altro il “box” del noto (nel mondo cattolico) giornalista e scrittore siciliano, autore del più documentato calendario mariano “Tutti i giorni con Maria”, è letta e ripresa anche da molti non praticanti o addirittura non credenti.

Questo perché è spesso una ricostruzione storico-religiosa e culturale, sintetica ed efficace, di santi, luoghi, feste e patroni nel consueto stile sarcastico e senza fronzoli devozionali del “Kattolico” nazionale (Cammilleri si firma talvolta con questo pseudonimo politicamente scorretto…).

Suggeriamo di scrivere QUI un messaggio all’attenzione del Direttore responsabile de “Il Giornale” Alessandro Sallusti, chiedendo di ripristinare la rubrica quotidiana «Il santo del Giorno» di Rino Cammilleri.

GIUSEPPE BRIENZA