Sgarbi trattato come un ubriacone… portato via a forza
La vicenda odierna di Sgarbi che, come un ubriacone balordo, sia stato portato via a forza dall’aula Parlamentare, è segno tangibile di un elemento oramai divenuto purtroppo incontrovertibile: fa più scalpore un Onorevole, seppur con le sue stranezze ed eccentricità (condanno ovviamente da sempre, la volgarità che Sgarbi si trovi spesso ad usare), che urli quelle verità verso le quali, la maggioranza di Governo, voglia rimanerne volontariamente sorda, piuttosto che inorridire innanzi a quelle stesse scabrosità che, invece, vengano consciamente sottaciute dai compagnucci di coloro che ne siano invischiati, per timore di scoperchiare le nefandezze di un Governo degli “onesti”, al quale di “onesto” sia rimasto oramai solo lo slogan.
Cari “signori” parlamentari (sebbene di signorile vi sia rimasto ben poco), se per voi risulti meritevole di un simile trattamento, un uomo reo solamente di avervi gettato in faccia, quella stessa ipocrisia mista a disonestà, delle quali sembrate oramai pregni, allo stesso modo, allora, ritengo che per il principio dell’equità, entrambe le Camere Parlamentari, sarebbero da rendersi inagibili fino a data da destinarsi, viste le dichiarazioni che un indegno portatore della Toga Giudiziaria come Palamara, abbia fatto nei vostri confronti, e nei confronti dei vostri compagnucci di merenda.
Certo che oramai, il Parlamento, sembra essere divenuto la casa della menzogna, falsità e disonestà… più di quanto non lo fosse già prima, intendiamoci.
Oramai, va esiliato chi abbia il coraggio della verità, e si accoglie chi invece sia il portatore del vessillo della codardia.
Emmanuel Giuseppe Colucci Bartone
Vorrei conoscere l’intervento di Sgarbi che ha portato a questa reazione.