I grillini insultano suor Anna Monia Alfieri che chiede di non far morire l’istruzione in Italia
Mancavano gli insulti alle suore, nel vasto campionario delle cheerleader di Maduro, di Xi Jinping e degli ayatollah, ma la lacuna è stata appena colmata dalla senatrice grillina Bianca Laura Granato. Vittima del suo livore è suor Anna Monia Alfieri, della congregazione delle Marcelline, accusata dalla parlamentare di mercimonio elettorale, nientemeno. Insegnante di liceo, asfaltata col 6% dei voti quando nel 2017 si è candidata sindaco di Catanzaro, la pentastellata: curriculum che le ha consentito di entrare in parlamento e diventare capogruppo del M5S in commissione Cultura. Tre lauree, ricercatrice universitaria, autrice di numerosi libri e studi, la suora.
L’aggressione è nata perché la religiosa ha chiesto a tutti i politici di difendere il diritto delle famiglie a scegliere l’istruzione che ritengono più adeguata per i figli, e quindi a garantire la sopravvivenza delle scuole paritarie: una spesa, ma di gran lunga inferiore a ciò che dovrebbe pagare lo Stato se questi istituti chiudessero. Rivolgendosi ai Cinque Stelle e al ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, la suora ha scritto su Facebook che se lasciassero morire le scuole paritarie «i cittadini italiani non li voterebbero più». Replica della Granato: «Vergogna! Il voto di scambio non credo sia una pratica che dovrebbero consigliare gli uomini e le donne di Chiesa!».
Stonzi a 5 stelle