Il Canada potrebbe imprigionare i genitori contrari al cambio di sesso dei figli
Un professionista che aiuterà un bambino ad accettare il suo sesso biologico attraverso un trattamento psicologico diventerà un criminale ai sensi della legislazione che sta per essere approvata in Canada.
Un giudice in pensione, Brian Giesbrecht, ha scritto sull’Epoch Times che se saranno approvate le leggi C8 e S-202 verrà criminalizzata la cosiddetta “terapia riparativa”, quella che permette di riscoprire l’originale eterosessualità.
Giesbrecht ha scritto che il governo ha scelto di andare contro la scelta dei genitori che hanno un figlio con disforia di genere e lottano per evitare il cambiamento di sesso, e renderà illegale per i genitori cercare determinati tipi di trattamento per i loro figli.
“Questa legislazione è probabilmente l’assalto più aggressivo all’autorità dei genitori che un governo federale abbia mai tentato. Se sarà approvata si corre il rischio di distruggere il legame tra genitore e figlio”, ha scritto il giudice.
Nelle sue critiche alle leggi C8 e S-202, Giesbrecht ha affermato che la proposta legislazione canadese è una risposta alla “campagna delle Nazioni Unite per l’educazione sessuale completa dei bambini”. Secondo il sito web delle Nazioni Unite, l’educazione sessuale completa “consente ai giovani di conoscere e chiedere i loro diritti”.
Giesbrecht afferma che mentre “nessuna persona ragionevole” non è d’accordo con l’idea che “come parte della loro educazione”, i bambini dovrebbero ricevere informazioni sessuali, gli “estremisti” hanno influenzato i leader politici con la loro ideologia radicale.
“Gli attivisti estremisti hanno convinto alcuni leader particolarmente progressisti che devono andare ben oltre l’istruzione. L’educazione sessuale, in alcuni luoghi, ora include un’agenda estrema che enfatizza la sessualizzazione precoce dei bambini”, ha scritto Giesbrecht.
Presentato dal ministro della Giustizia David Lametti il 9 marzo, il disegno di legge C-8 punirà penalmente chi sottoporrà una terapia di conversione ad un minore, con pene che arrivano fino a cinque anni di carcere.