Prove tecniche di anarchia: stupri, rapine e atti violenti nel nome dell’anti-razzismo…
Stupri, rapine e ogni sorta di atti violenti nell’impotenza delle autorità che hanno abbandonato l’East Precinct di Seattle lasciandolo nelle mani di attivisti di estrema sinistra che hanno istituito il “Capitol Hill Autonomous Zone” (CHAZ).
Questa è la situazione descritta da Carmen Best, capo della polizia di Seattle che per la cronaca si tratta di una donna, di colore.
Prove tecniche di anarchia mentre il sindaco liberal coccola i rivoltosi e magnifica una società senza controllo. E mentre celebrities di Hollywood, protette dalle loro guardie private, inneggiano alla riduzione dei fondi della polizia.
Ci vuole una buona dose di incoscienza e di razzismo per abbandonare a loro stesse le comunità più indifese per odio politico e per allontanare da loro il giorno del giudizio che comunque arriverà.
Ragionano come se i neri non dovessero essere difesi dagli stessi delinquenti che minacciano i bianchi. Come se gli afroamericani dovessero essere immuni a reati e angherie, perché non essere stuprate o assaltati non sarebbe altro che un privilegio da bianchi, secondo la nuova vulgata.
La gente di buona volontà è dalla parte della legge, dell’ordine e della responsabilità personale, perché non siamo tutti uguali e perché non tutte le ideologie e culture lo sono.
Il dividerci in classi e in tante minoranze è solo un mezzo per imperare usato dalle élite sociopatiche.
L’Europa è già stata sufficientemente disgregata, a tempo debito verrà innescata la miccia sulla bomba sociale potenziata dal compagno Covid. E qui sarà difficile dare la colpa ai tweet di Trump, sarà amaro e drammatico il risveglio anche per chi ora guarda ma non vede.
La politica del caos finanziata e preparata da decenni per lo meno in America avrà solo un vantaggio: in novembre più che una vittoria di Donald J. Trump sarà sarà una valanga. Guai non fosse così.
LORENZO CAPELLINI MION