Costanza Miriano: “l’omosessualità non compie l’umanità di una persona”
Mi raccontava un amico che quando va in giro con il suo collega omosessuale deve trattenersi dal fare insulti volgari agli automobilisti che gli tagliano la strada (leggi “anvedi sto fr…”). Io questo sforzo non lo devo fare.
Non mi viene mai lontanamente in mente di usare parole offensive contro le persone che provano attrazione verso lo stesso sesso. Anzi. Voglio però essere libera di continuare a dire che le persone che io – e sottolineo io – ho conosciuto e che provavano attrazione verso lo stesso sesso avevano sempre alle spalle una ferita. Voglio poter dire che non è uno stato ma è un comportamento e quindi reversibile.
Fermo restando che ogni persona è un mistero, io penso che l’omosessualità non compia l’umanità di una persona. Non è un fobia, è un mio diritto pensarla così e non andare in prigione se lo dico, come invece potrebbe avvenire se passa la legge Zan. Per i cretini che insultano in modo volgare le sanzioni sono già previste nel nostro ordinamento.