“Nessuna donna nasce prostituta ma c’è qualcuno che ce la fa diventare”. Liberiamole!
“Nessuna donna nasce prostituta come ricordava sempre il nostro fondatore Don Benzi ma c’è qualcuno che ce la fa diventare, in primis i clienti”.
Così ha dichiarato a Vatican News Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII.
Secondo Ramonda al tempo della pandemia di Covid-19 il fenomeno delle prostituzione su strada si è spostato sul web comportando una serie di rischi. “Molte organizzazioni hanno fatto in modo che domanda e offerta si incontrassero on line”, ha spiegato ancora il presidente della Giovanni XXIII. “E’ un fenomeno molto collegato al mondo della pornografia, quindi sarebbe importante anche una battaglia contro il degrado sul web, che vede protagonisti anche i nostri giovani che in molti casi arrivano a vendere il loro corpo on line. Tutto questo favorisce la prostituzione minorile”.
La Comunità Giovanni XXIII torna quindi a ribadire che la prostituzione non è un mestiere come un altro, ma la “schiavitù più antica del mondo” e chiede che si fermi ogni forma di sfruttamento sessuale della donna affinché non accadano più questi femminicidi. A questo scopo Ramonda indica il modello nordico dei Paesi scandinavi, dove è presente una legislazione che punisce severamente i clienti: “A seguito di questi interventi legislativi c’è una forte riduzione del fenomeno prostitutivo, inoltre abbiamo notato che in un Paese come la Germania, che avevano legalizzato la prostituzione è stata fatta marcia indietro, in quanto il racket della malavita aveva preso in mano sia il mercato legale che quello illegale”.
E’ possibile firmare una petizione a sostegno delle proposte legislative della Giovanni XXIII sul sito QUESTO E’ IL MIO CORPO.
La Comunità Papa Giovanni XXIII in 30 anni di attività ha liberato dalla strada e accolto oltre 7000 ragazze vittime del racket della prostituzione. Ogni settimana è attiva con unità di strada e volontari per incontrare le persone che si prostituiscono. Promuove, insieme ad un cartello di associazioni – tra cui CISL, AGESCI, Azione Cattolica, Forum Famiglie, Rinnovamento dello Spirito – l’iniziativa “Questo è il mio Corpo”, campagna di liberazione per le vittime della tratta e della prostituzione che agisce nella direzione di colpire la domanda e sanzionare i clienti.