La denuncia: “ecco gli effetti dell’isolamento forzato sui bambini e le loro famiglie”
di Cristian Rizzo
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TOTALE DISINTERESSE NEI CONFRONTI DEI BAMBINI MANIFESTATO DA ISTITUZIONI, MEDIA E SOCIETÀ
Ullallà Animazione, Eventi e Servizi Srl da oltre dieci anni è impegnata nella ideazione e realizzazione di attività di animazione e di intrattenimento educativo per bambini e ragazzi (feste didattiche, laboratori creativi, teatro, ecc.).
Recentemente ha ampliato il proprio ambito operativo per dare una risposta alle esigenze causate dalla prolungata limitazione degli spostamenti, chiusura di attività commerciali, ricreative e scuole. Nello svolgere questa nuova attività di assistenza per gli acquisti e di consegna di prodotti, abbiamo sempre mantenuto vivo il contatto con i nostri principali interlocutori: i bambini.
Da un lato, il totale disinteresse nei confronti dei bambini manifestato da parte di istituzioni, dai media e dalla società in generale e, dall’altro lato, l’adozione in alcuni casi di modalità di gestione della relazione didattica e interpersonale che, eufemisticamente, definiamo “goffi e discutibili” (si veda il braccialetto elettronico nell’asilo di Varese), denunciano gravissime lacune intellettuali e culturali sia di chi ha ideato, che di chi ha accettato di adottare tali soluzioni.
La situazione ci ha spinto a formulare tre importanti interrogativi: 1) I bambini e le famiglie come stanno vivendo questo periodo molto particolare? 2) Tutto ciò ha prodotto e sta producendo segni visibili e duraturi nella sfera relazionale e psicosociale dei bambini e delle loro famiglie? 3) Alla luce delle risposte alle precedenti domande, quali esigenze devono essere soddisfatte per prime?
Per ottenere risposte valide ed attendibili, abbiamo chiesto il supporto scientifico e di professionalità alla Associazione Cultura Viva che ha messo in campo un gruppo di esperti: psicologi dell’età evolutiva, psicoterapeuti, sociologi ed economisti. Essi, in modo strutturato ed articolato, hanno rivolto quegli stessi quesiti a genitori, adolescenti e ragazzi di circa 40 differenti nuclei familiari, residenti principalmente nel Lazio, con maggiore concentrazione residenziale nell’area metropolitana di Roma. Le loro risposte sono state raccolte in forma di video intervista, dal cui insieme è stato estratto un video di sintesi che, a nostro modesto avviso, costituisce un’importante testimonianza di come la situazione stia rapidamente divenendo critica.
Anzi, lo è già soprattutto tenendo conto dell’ampio arco temporale in cui si manifesteranno gli effetti psicologici dell’isolamento forzato e l’enorme costo sociale che ne deriverà, non solo in termini strettamente monetari, di bene-essere e di spesa sanitaria, ma specialmente in termini di robustezza e saldezza di un corpo sociale che, da subito, dovrà affrontare sfide rispetto alle quali sarà ancor meno attrezzato culturalmente e psicologicamente, partendo da un deficit dei suoi membri di oggi e di domani, i Cittadini, le Persone. Anche per questa ragione bisogna ”liberare” i bambini e riaprire le scuole.
Abbiamo la convinzione che, diffondendo questo documentario, risveglieremo le coscienze di molti i quali, sebbene semplici cittadini e non amministratori pubblici o rappresentanti politici, potranno fare la loro parte di cittadini e di operatori sociali anche solo desiderando profondamente la fine di questa assurda vicenda e dei suoi effetti ed aiutare a determinarne una conclusione più rapida possibile.
*Amministratore Unico
Ullallà Animazione, Eventi e Servizi Srl