di Angelica La Rosa

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BUONE NOTIZIE DALLA BOSNIA…

“La situazione epidemiologica nel piccolo comune di Čitluk, che era il più colpito dal virus, è stata messa sotto controllo, in quanto è stato riportato un solo caso di infezione da Covid-19 in due settimane”. Così scrive il sito croato Direktno.

Come ha spiegato l’epidemiologo dell’Istituto federale per la sanità pubblica, il dott. Andrea Juric, “è un esempio da manuale della rapidità con cui questa epidemia è stata messa sotto controllo. Abbiamo fermato la nascita di nuovi casi entro 14 giorni”.

A Citluk, che comprende il famoso sito cattolico di pellegrinaggio di Medjugorje, sono state contagiate oltre 80 persone. Secondo il dottor Juric, c’è motivo di essere ottimisti, ma di non rilassarsi a Citluk. “Non possiamo rilassarci completamente”, ha aggiunto Juric. In Bosnia, di fronte a Citluk c’è la città di Banja Luka, in cui l’infezione è ancora presente.

Il noto giornalista David Murgia, sul suo blog “Il segno di Giona” nota che a Medjugorje “la Gospa ha fatto il miracolo. Nella città della Bosnia Erzegovina sono incredibilmente finiti i contagi da coronavirus. In due settimane nessun caso”. Come scrive Murgia tra i contagiati ci sono stati  anche due frati francescani della parrocchia di San Giacomo e tre suore. Una situazione che lo stesso delegato pontificio, mons. Hoser, durante la scorsa Pasqua aveva definito “spettrale”.

Come ha scritto Slobodna Dalmacija, il sacerdote di Medjugorje Padre Ante Kutles, è morto all’Ospedale Clinico Universitario di Mostar sabato 18 aprile 2020. Padre Ante Kutlesa era nato nella parrocchia di Prisoje, vicino a Tomislavgrad. Aveva studiato a Visoko, Sarajevo e Konigstein. Aveva prestato servizio a Konjic fino al 1974, dopo di che era andato in missione nello Zaire (l’attuale Congo). Era tornato nel 2017 in Bosnia Herzegovina e da allora era stato un apprezzato assistente spirituale a Medjugorje. Padre Ante Kutlesa aveva celebrato la sua messa d’oro (cioè i 50 anni dalla prima messa) nel luglio scorso a Medjugorje.