Il cardinale Eijk attacca la sentenza olandese sull’eutanasia per i dementi

Il cardinale Eijk attacca la sentenza olandese sull’eutanasia per i dementi

di Angelica La Rosa

“LA SENTENZA CREA CONFUSIONE E SOLLEVA DOMANDE SUL CONSENSO, SOPRATTUTTO PER I PIÙ VULNERABILI, E RINNOVA LE PREOCCUPAZIONI PER LA CRESCENTE PRATICA NEI PAESI BASSI”

Nei giorni scorsi la Corte Suprema olandese ha stabilito che i medici possono eseguire legalmente l’eutanasia su persone con demenza avanzata che avevano precedentemente espresso l’approvazione scritta anche se non possono più confermare e persino opporsi al loro desiderio a causa della loro malattia.

Così, secondo la Corte Suprema olandese, se qualcuno richiede l’eutanasia per iscritto e si oppone apertamente nel momento in cui deve essere applicata, il medico incaricato di porre fine alla vita può decidere al posto del paziente che è considerato non più in condizioni mentali sufficienti.

Il cardinale Willem Jacobus Eijk, arcivescovo di Utrecht, dichiarando di parlare a nome dell’intera conferenza episcopale olandese, ha condannato la decisione della Corte suprema. “La sentenza crea confusione e solleva domande sul consenso, soprattutto per i più vulnerabili, e rinnova le preoccupazioni per la crescente pratica nei Paesi Bassi”.

“Invece di stabilire criteri per l’interpretazione delle dichiarazioni scritte di eutanasia dei pazienti con demenza avanzata, la Corte Suprema lascia questo al giudizio dei medici coinvolti, così cresce solo la loro incertezza”, ha detto il cardinale. “Si può temere che il giudizio della Corte Suprema, sebbene renderà i medici forse più incerti nell’esecuzione dell’eutanasia sui pazienti con demenza avanzata, non condurrà, in generale, a una diminuzione del numero di casi di eutanasia e suicidio assistito”.

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