Paolo Brosio: “Si alle messe dalla Cei? Finalmente. Quando e come?”
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“NON SI DEVONO RIPETERE MAI PIÙ LE SCENE SACRILEGHE E IRRISPETTOSE CHE SI SONO VERIFICATE, PER ESEMPIO A GALLIGNANO”
Ieri mattina, 23 aprile 2020, il dottor Paolo Brosio, attraverso un’intervista concessa ad “Informazione Cattolica”, ha amaramente spiegato che “i vescovi hanno consegnato le tonache al Nuovo Umanesimo di Conte” (LEGGILA QUI).
Ieri sera, 23 aprile 2020, l’Ansa ha dato notizia che Sua Eminenza il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e Arcivescovo metropolita di Perugia-Città di Castello – nella “VII Lettera settimanale di collegamento del cardinale Gualtiero Bassetti alla comunità diocesana nel tempo del Coronavirus” (LEGGI IL TESTO COMPLETO QUI) – ha riferito che è “arrivato il tempo di riprendere la celebrazione dell’Eucarestia domenicale e dei funerali in chiesa, oltre ai battesimi e a tutti gli altri sacramenti, naturalmente seguendo quelle misure necessarie a garantire la sicurezza in presenza di più persone nei luoghi pubblici”.
Nell’intervista che segue Paolo Brosio chiede chiarimenti proprio sul come si riprenderanno le Sante Messe e in quali modalità. Ma parla anche del nesso tra Fatima e Medjugorje e ricorda la mamma di Piero Chiambretti.
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“Si alle messe dalla Cei? Finalmente. Ci dicano quando e come. Secondo me è necessario riaprire le chiese stabilendo delle turnazioni a numero chiuso di accessi ai fedeli, seguendo le prescrizioni medico-scientifiche così come si fa per andare ai supermercati, le tabaccherie, le farmacie e ora anche le librerie e cartolerie. Non si devono ripetere mai più le scene sacrileghe e irrispettose che si sono verificate, per esempio a Gallignano nel cremonese, dove un parroco anziano, sant’uomo, aveva ospitato tredici persone tutte munite di mascherine e guanti e liquido disinfettante in 350 mq dove si rispettava una distanza dai 9 ai 10 metri l’una dall’altra. È arrivata una pattuglia dei Carabinieri che ha interrotto la Santa Messa nel momento della celebrazione Eucaristica, là dove si rinnovano la morte e la resurrezione di Gesù e si verifica la transustanziazione del pane in Corpo e del vino nel Sangue di Cristo. Un vero e proprio atto di sacrilegio che si sarebbe potuto evitare se questo governo, e i capi politici di 5 Stelle, Partito Democratico, Italia Viva e LEU, si fossero occupati per qualche ora di accordarsi con i vescovi italiani sulle modalità di partecipazione e di accesso limitato alle celebrazioni”.
È questa la convinzione di Paolo Brosio, che esprime con forza a Informazione Cattolica.
Dottor Brosio, dicevamo che secondo lei i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri Conte avrebbero soppresso la libertà di culto. Perché ritiene questo?
“Ad oggi i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri Conte hanno soppresso le prerogative costituzionali previste da due articoli della Costituzione Italiana: l’articolo 7, che disciplina i rapporti tra Stato e Chiesa, e l’articolo 19, che richiama la libertà religiosa. Entrambe le cose sono regolate con intese e modalità previste dal Concordato tra Stato e CEI e con l’accordo di revisione del concordato. È giunto il momento ristabilire i criteri di libertà religiosa. Anche perché si sono determinate situazioni di presunti abusi da parte di prefetti, questori e forze di polizia. Anche a Gallignano, dove era evidente che era stato fatto tutto il possibile per evitare qualunque forma di contagio. E’ dal 9 marzo che chiedo, nelle dirette televisive, al Presidente della CEI Cardinale Bassetti, al Governo, ai rappresentanti politici del PD, dei 5 Stelle, di Italia Viva e di LEU, che si attivino per ripristinare le modalità di questi diritti costituzionali. Niente, nulla, buio assoluto. Oggi ripeto l’appello anche alle opposizioni, a Meloni, Salvini e a Forza Italia, sperando che ancora qualcuno abbia a cuore i valori cristiani. A Conte non gliene frega niente della Chiesa. Se pensate che durante una conferenza stampa ha detto che la Pasqua dei cristiani è la liberazione dell’Egitto! Conte ha una lacuna spirituale pazzesca”.
Sul Coronavirus alcuni hanno fatto dei collegamenti con i segreti dati dalla Regina della Pace a Medjugorje. Qual è la sua opinione?
“Ci stiamo avvicinando, a grandi passi al 2021, che è il quarantesimo (un tempo biblico) anniversario delle prime apparizioni di Medjugorje. Si va verso quel processo al trionfo del Cuore Immacolato di Maria per la salvezza dell’umanità. Quello che la Madonna voleva fare a Fatima si completerà a Medjugorje. Sappiamo che i segreti rivelati, dal quarto al decimo, sono tremendi ma possono essere mitigati dalla nostra preghiera. Ma comunque delle sofferenze ci saranno”.
Ma è Dio che manda i castighi?
“Non è Dio che ci da’ le punizioni drammatiche ma siamo noi che, in virtù del libero arbitrio, abbiamo scelto la strada che porta a Satana. Perché l’umanità non rispetta più i Dieci Comandamenti. Madre Teresa di Calcutta diceva che se l’umanità non smetterà di uccidere i bambini con l’aborto, l’umanità non avrà mai pace. L’aborto è un crimine travestito da diritto. Come è un atto deprecabile l’eutanasia. Invece di portarli nei santuari della morte, portiamo i nostri anziani nei santuari della vita. Mostriamo la nostra vicinanza ai malati. Non abbandoniamoli”.
La signora Anna, sua madre, ha spento recentemente le 99 candeline. Che festa di compleanno è stata in tempi di coronavirus?
“È stato un compleanno rigorosamente in famiglia, nella casa di Forte dei Marmi (Lucca). Io ero preoccupato per lei, visto il lavoro che faccio e per il fatto che sono stato in giro per l’Italia fino a marzo. Comunque mia madre sta bene ed ha festeggiato i suoi 99 anni all’inizio di Aprile. Anche lei, grande devota della Madonna di Medjugorje, ha voluto come ‘regalo e festa’ di compleanno un momento di preghiera per gli anziani, i più colpiti dall’emergenza Coronavirus, soprattutto quelli che sono nelle Rsa lontano dall’affetto dei loro cari. Così ogni sera, sia durante la Settimana Santa che nella settimana successiva in preparazione alla Festa della Divina Misericordia, io e lei abbiamo recitato il Santo Rosario e altre preghiere in diretta Facebook, per pregare per chi è in difficoltà o non ha la fortuna di essere insieme ai propri figli, in particolare per gli anziani che vivono nelle Rsa e che sono diventate una sorta di ‘zona rossa’. Svelo ai lettori di Informazione Cattolica una cosa. Nei 12 giorni di preghiera in diretta i risultati sono stati straordinari. Numeri altissimi, soprattutto tenendo conto delle centinaia di condivisioni che, unite alle mie visualizzazioni-contatti, ha fatto fare un share altissimo, da tv nazionale. In dodici giorni sulla pagina Facebook si sono collegate 1.987.485 persone con 458.508 interazioni (mi piace, cuoricini, condivisione e azioni varie sul post) e 76.157 commenti durante le preghiere. Per questo motivo ho deciso di non abbandonare questo immenso popolo di Dio e di continuare la diretta Facebook fino alla chiusura del Lockdown, con appuntamento bisettimanale ogni mercoledì e venerdì dalla 20,15 in poi, fino al termine della quarantena che si spera entro il 4 maggio. Ho scelto il mercoledì e il venerdì (rispettivamente i giorni del tradimento di Giuda e della passio Christi), perché sono i giorni in cui Maria, Regina della pace, chiede il digiuno. Questi risultati sono il sintomo di una grande sete di Dio, dovuta alle sofferenze delle migliaia di morti volati in cielo senza assistenza spirituale, soprattutto gli anziani, senza il conforto dei familiari, per la mancanza dell’Unzione degli Infermi, della Eucarestia, per l’assenza dei sacerdoti per il sacramento della Confessione”.
Abbiamo letto della morte della mamma del suo amico Piero Chiambretti…
“Sì, la notizia mi ha sconvolto. La Felicita era amica della mia mamma. Questa tragedia mi ha sconvolto. Noi abbiamo pianto. Questa donna era una persona straordinaria. La mamma di Piero era una donna fortemente credente, una donna meravigliosa”.